Paperetta_yeye

Post N° 7


Ma ad ogni stazione del ricordo il puntiglio serve a poco, forse soltanto all'ordinata ricapitolazione dei torti e delle colpe e ai depennamenti obbligati.Le dita scorrono i rosari, grano a grano, giorno per giorno, testardamente.Una fermata alla mia porta chiusa, alla mia voce inerte, come inerte era il mio corpo su te ed io ormai assente.Una alle pieghe terribili sui fianchi (per ogni segno una lacrima, quante lacrime vuoi per cancellarmi?), e sotto il mio seno senza fantasia.Una agli occhi offuscati, inutili per i colori spenti di quegli anni sgangherati, una alla mia allegria per le tue spalle di padre, una alla forza che non hai condiviso, una alle chiavi sbagliate del tuo schifoso paradiso di promesse, una per il nostro incompiuto viaggio a ritroso, una per l'addio che sapevamo di non esserci mai detti.Tra poco non parlerò più amore, ma dammi ancora tempo, ancora un pugno di tempo.