Two Of Us

Rebecca IV


 
Ettore lavorava 150 chilometri più a sud e Loro li divoraronosulla macchina sportiva di Miguel, fino ad arrivare nel cortiledel supermercato da dove il giovane, tra poco, avrebbe staccato. Aspettarono tesi in macchina, con Loic che non riusciva a staccare gli occhi dalla languida ombrosità di Rebecca, le sue curve al latte rappreso. Finalmente la figura riconoscibile di Ettore abbandonò l'uscita del posto di lavoro e si avviò, elastica ma pensierosa verso ilproprio motorino. Miguel aprì la portiera e torreggiò, malgrado la sua scarsa statura, insieme alle parole:"Dove stai andando? Ti abbiamo portato il filo delle tue riflessioni." E indicò dentro l'abitacolo, dove Rebeccaaveva spalancato le gambe e gli lasciava intravvedere una buona fetta di paradiso. Ettore rinculò, poi fissòcupamente Loic, che, nel retro dell'automobile si detergeva la fronte del sudore e gli ricambiava uno sguardo d'odio. "Monta su che c'è posto." Gli sorrise il rivenditore di automobili. "Non posso lasciare il motorino qui dentro." "Che Te ne frega? Lo recupereraidomani. Lo carichi nel bagagliaio." Il giovane si lascòconvincere, e tutti e quattro ripartirono verso una destinazione ignota. Fu all'altezza dell'hotel Maierche Loic agitò da dietro le mani e fece cenno diaccostare. "Ci prendiamo una stanza in quel rudere.Nessuno fa domande. Ci lasceranno accedere." gli altri tre furono d'accordo e Loic poteva vedere la bava di godimento colare dagli occhi scuri di Rebecca. Avere una stanza fu semplicissimo. Nessuno fece domande e pagarono abbondantemente per quella stamberga. Quando furono nella camera doppia istintivamente i tre uomini circondarono Rebecca;ma Lei Li fece prima spogliare nudi e riempire la vasca che troneggiava in bagno. E così furono, spogliati e con tre vistose erezioni in vista. La donna fissòLoic, che era più nervoso degli altri e quasi scontentodi essere in tiro. Gli prese il cazzo robusto e lo leccò sui bordi fino ad estenderlo completamente. Nel frattempo menava le altre due verghe e toccava i sederi di Miguel ed Ettore. Lei indossava un vestitino che gli celava a malapena seno e culo mentre le gambe erano fasciate da delle parigine viola. Con ipiedini ancora calzati fece sedere Ettore e Loic su due sedie. Iniziò a calpestargli delicatamentei membri dopo essersi issata e avere affidato una gamba a un partner e la sinistra all'altro. Miguel era salito su un'altra sedia e Le leccava con ferocia gli enormi capezzoli.(Continua)