Two Of Us

Rebecca VI


Si liberarono velocemente dello straccetto che Le era rimasto impigliato sul ventre,poi Le tolsero le parigine e cominciarono a tastarla, follemente spogliata. Miguella prese per le braccia, Loic ed Ettore per entrambi i piedi, e la trascinarono in bagno, dove l'acqua tiepida aveva quasi raggiunto l'orlo della vasca. La misero dentro a quattro zampe e Miguel Le sciorinò il membro duro contro il viso, silenziosamente invitandola a rendere perfetta, con la lingua, la sua erezione.Ettore si infilò sotto sbucando con la testa dall'ascella di Rebecca. Si capiva che stava tentando di infilarle il cazzo in fica con una manovra difficile e spericolata. E un profondo sospiro, alla fine, segnalò che l'impresa era riuscita perfettamente. Loic, con la testa gonfia e annebbiata, osservavail culo della donna cominciare ad andare avanti e indietro sopra l'arnese del maschio, mentre con la lingua seguiva il profilo delle vene indurite di Miguel. Per un attimo si sentì mancare dal troppo piacere e dalle sensazioniconfuse, finché placcò le natiche in malizioso andirivieni e appuntò la sua cappella all'appendice del buco bizzarramente nerissimo. Raccolse il respiro,poi iniziò a spingere, sollevando al contempo il culo di Rebecca con entrambele mani strette ad artiglio. Fu un impresa complessa e laboriosa dal momentoche la femmina non cedeva di un centimetro la presa sull'uccello di Ettoree insisteva, al contempo, a slinguare le palle di Miguel. Poi, trascorsi alcuniminuti, Loic si asciugò la fronte madida di sudore e tentò di mettersi a seguire il ritmo sincopato degli altri Due. La cosa finalmente funzionò, ecedendo al fluttuare della scopata selvaggia la sua nerchia entrò,abbondantemente lubrificata fra le chiappe della donna. Innanzitutto fu il turno del grosso glande violaceo di sparire nella fessura slabbrata,poi, quasi istantaneamente l'ano cedette e Lui vi fece accesso per un'altrabuona porzione, infine i muscoli del culo si rilassarono completamente e l'asta vi fece irruzione sino all'elsa. Loic era allibito e tremante: ormaiil corpo di Rebecca era tutt'uno con i tre arnesi pulsanti dentro di Lei. Con spirito da campionessa e agilità inusitata riusciva a godere ampiamente dell'ampia fornitura, e non cedeva di un solo centimetro.Vi furono minuti in cui gli unici rumori nella stanza da bagno eranoi sospiri di godimento e spinta dei tre maschi nonché della femmina,e il risucchio dell'acqua mescolato a quello degli uccelli nelle apposite fessure. Poi, quasi per un gesto d'intesa comune gli uomini mutaronoposizioni e Loic si trovò a sbatacchiare il suo nerbo di cemento controle labbra e il naso di Rebecca. Miguel si infilò sotto alla sua figura e Ettore prese a tamponarle il culo. In quel momento stavano realizzandouna perfetta figura geometrica, e Loic, tra i fumi dell'eccitazione, non poté fare a meno di realizzare quanta sacralità vi fosse in quella scopata.Quanti riflessi di Poliandria rituale fossero scaturiti da quell'improvviso assalto, e quanto maturità avesse acquistato in pochi minuti di condivisionecon quegli uomini a Lui sconosciuti, se non odiati. (Continua)