Non si accorsero che da parecchi angoli del tempio giovani virgultid'uomini li stavano spiando da tempo. Monaci poco più che adolescentisfregavano con la mano sinistra le loro potenti cappelle, sollecitavanoi gonfi coglioni e i lunghi batacchi con la mano destra. fu quando Rebeccae Owei ebbero abbastanza dal discutere di massimi sistemi e si apprestavano a riprendere l'amore che ombre nude sortirono dagli angoli tenebrosi.I giovani apprendisti della fede si erano liberati degli inutili panni, e spogliaticome vermi vogliosi circondarono la donna e il maestro. Erano uno spettacolo.Corpi glabri e ben sviluppati facevano da cornice ad ammenicoli erotici spettacolari, tutti in ferma erezione e in attesa di calare su Rebecca. Questasi passò la lingua sulle labbra e prese per il piede uno dei giovanotti mentreOwei protestava vigorosamente. Ma non v'era niente da fare di fronte alla foia di quei demonietti in calore. La giovane attirò a sè il ragazzo e gli baciòuna caviglia mentre con le unghie grattava le capaci palle, sollecitandole ulteriormente. Il maestro fu messo rapidamente da parte mentre i discepolisi posizionavano a semicerchio intorno alla coppia. Quest'ultima era giàimmersa nel piacere: Rebecca aveva spalancato la bocca e ingoiato il glande violaceo dell'adolescente, formando dei rumori osceni mentre lappava la superficie spugnosa. Era in ginocchio e venne rapidamentee nuovamente spogliato del drappo leggero che la copriva appena mentremani virginali e vigorose le percorrevano i piccoli seni, le lunghe gambee le grandi, gocciolanti labbra. Mentre la donna si dava da fare sull'astapoderosa del suo momentaneo compagno, il più piccolo fra i monaci decise di precedere i compagni e la mise, prendendola da dietro, in una posizione a ponte, in modo che mostrasse il culo ben tornito a tutta l'assemblea riunita. Questa visione scatenò il pandemonio. (Continua)