FUGA L'ospizio non era dei peggiori e i suoi ospiti venivano trattati decentemente. Non era quello che angosciava Ettore, quanto l'idea che tanti di loro non erano mai più usciti di lì, alcuni non avevano neanche parenti che andassero a trovarli. Così un giorno di primavera si mise d'accordo con Oreste, un operatore sanitario che ci lavorava, prese il pullman di suo cugino e, distratti gli infermieri, i due caricarono tutti i vecchietti, cominciando da quelli in carrozzella, per portarli tutti al mare. Avrebbero passato dei guai, ma vedere quelle facce rugose godersi il sole sulla spiaggia non aveva prezzo!
LO SCRITTORE E’ PRESENTE 73 – 14 marzo 2019
FUGA L'ospizio non era dei peggiori e i suoi ospiti venivano trattati decentemente. Non era quello che angosciava Ettore, quanto l'idea che tanti di loro non erano mai più usciti di lì, alcuni non avevano neanche parenti che andassero a trovarli. Così un giorno di primavera si mise d'accordo con Oreste, un operatore sanitario che ci lavorava, prese il pullman di suo cugino e, distratti gli infermieri, i due caricarono tutti i vecchietti, cominciando da quelli in carrozzella, per portarli tutti al mare. Avrebbero passato dei guai, ma vedere quelle facce rugose godersi il sole sulla spiaggia non aveva prezzo!