Quel poco da dire

LO SCRITTORE È PRESENTE 98 – 8 aprile 2019


METRO   Amava la metro, anche senza una meta precisa; sceglieva una stazione dove cambiare, un'altra linea da prendere. Studiava incroci e percorsi. Imparava le stazioni più sconosciute. Soprattutto negli orari meno affollati, amava seguire il percorso sulla piantina. Ora era solo, padrone del vagone. Salì un ragazzo, alto, con cuffie e cellulare in mano. In piedi, ascoltava una ritmica assordante, pigiando come un forsennato sul telefono. Si muoveva avanti e indietro sempre bloccandogli la visuale del percorso. Dopo cinque fermate scese e cambiò vagone. Nessuno seppe mai cos'era successo a quel ragazzo che trovarono malmenato in un vagone della metro.