NOTTE Per l'ora di notte si tacquero voci venne il silenzio e la calma del vento la lucciola ancora volò sulle croci il buio veloce portò freddo e sgomento. Poi ancor l'alba sollevò il capo tingendo di rosso il lontano orizzonte e i canti di uccelli ripresero tono e giorno fu ancora sotto quel monte. Sconfitta la notte rabbiosa pensava che poco di tempo ogni volta viveva. Quel bruto violento ogni volta bruciava i lievi decori che con calma tendeva. Non c'era che spegner la luce costantesperando che il tempo prendesse vigorefermando più a lungo quel sole birbante.
LO SCRITTORE È PRESENTE 155 – 4 giugno 2019
NOTTE Per l'ora di notte si tacquero voci venne il silenzio e la calma del vento la lucciola ancora volò sulle croci il buio veloce portò freddo e sgomento. Poi ancor l'alba sollevò il capo tingendo di rosso il lontano orizzonte e i canti di uccelli ripresero tono e giorno fu ancora sotto quel monte. Sconfitta la notte rabbiosa pensava che poco di tempo ogni volta viveva. Quel bruto violento ogni volta bruciava i lievi decori che con calma tendeva. Non c'era che spegner la luce costantesperando che il tempo prendesse vigorefermando più a lungo quel sole birbante.