Quel poco da dire

LO SCRITTORE È PRESENTE 179 – 28 giugno 2019


PAROLACCE   Ho frequentato le elementari dalle suore. Dopo pranzo andavamo in giardino a giocare per una pausa. Io ero un bimbo un po’ irrequieto. Una mattina dovevo aver combinato qualcosa; così, per punizione, dopo mangiato dovetti rimanere dentro a fare i compiti. Due compagni passarono in classe e io feci un commento sulla mia situazione, dicendo una parolaccia. I due pensarono bene di riferirlo alla suora, senza ovviamente pronunciarla. Così lei al ritorno mi costrinse a scrivere cosa avevo detto. A parte la vergogna del momento, la cosa più difficile era capire come scriverla: Va a fan…, vafan…, và affan…