Quel poco da dire

LO SCRITTORE È PRESENTE 221 – 9 AGOSTO 2019


IL BOIA A Roma il boia era Mastro Titta, un omone grosso e forzuto, ma pacato, che svolgeva professionalmente il lavoro. Un giorno venne accusato di un omicidio perché solo un omone come lui avrebbe potuto uccidere a mani nude il gigantesco Romolo. Durante quelle ore, però, Mastro Titta era nella stanza del Pontefice, con cui da tempo aveva una relazione inconfessabile. Rischiava la morte per l’accusa di omicidio; sarebbe stato condannato a morte se per scagionarsi avesse detto la verità, per blasfemia contro il Papa. Poiché due tentativi di esecuzione falliti davano la grazia, iniziò a truccare la ghigliottina…