A OGNUNO LA PROPRIA ESTATE L’estate era finita. Odiava il caldo, i villeggianti rumorosi, curiosi e invadenti che pretendevano di piazzare l’ombrellone anche nel suo giardino. Quando arrivavano si rintanava dentro casa, nei libri e nelle sue passioni. Usciva la mattina presto, andava nelle campagne circostanti per comprare cose migliori ai prezzi giusti.Il freddo cominciava a sentirsi, ma il mare ora era più bello che mai: libero, calmo, invitante. Si assicurò che sulla spiaggia non ci fossero disturbatori. Solo una donna col cane in fondo alla spiaggia. Finalmente non visto da nessuno, mise il salvagente ed entrò in acqua!
LO SCRITTORE È PRESENTE 292 – 19 ottobre 2019
A OGNUNO LA PROPRIA ESTATE L’estate era finita. Odiava il caldo, i villeggianti rumorosi, curiosi e invadenti che pretendevano di piazzare l’ombrellone anche nel suo giardino. Quando arrivavano si rintanava dentro casa, nei libri e nelle sue passioni. Usciva la mattina presto, andava nelle campagne circostanti per comprare cose migliori ai prezzi giusti.Il freddo cominciava a sentirsi, ma il mare ora era più bello che mai: libero, calmo, invitante. Si assicurò che sulla spiaggia non ci fossero disturbatori. Solo una donna col cane in fondo alla spiaggia. Finalmente non visto da nessuno, mise il salvagente ed entrò in acqua!