Quel poco da dire

LO SCRITTORE È PRESENTE 308 – 4 novembre 2019


 LA GUERRA DI PIERO 2 Dieci anni esatti dopo quell’episodio Piero tornò in quella radura. Col ragazzo nemico si erano salutati, risparmiandosi a vicenda. Dopo due mesi la guerra era finita; uno sarebbe morto per pochi giorni! Non ricordava neanche più chi avesse vinto.Quando sbucò dagli alberi vide che in fondo alla radura c’era qualcuno. Era lui. Si abbracciarono, come a una festa. Riuscirono a capirsi; era diventato un insegnante, nel suo paese, aveva due bambini. Lui era diventato un medico. Rimasero lì per una buona ora, raccontandosi allegramente le loro vite. Poi si dettero appuntamento per l’anno dopo. ******Questa piccola storia, insieme alla precedente dallo stesso titolo, voleva essere un modesto omaggio al grandissimo e indimenticabile Fabrizio De Andrè. Ho voluto immaginare un finale più ottimista, in cui la guerra non sia ineluttabile, in cui l'essere nemici non possa essere scritto a tavolino, in cui una guerra non possa giustificare il fatto di non essere più esseri umani.Chiedo scusa dell'intrusione su un pianeta così inviolabile! 😄