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LO SCRITTORE È PRESENTE 132 – 12 maggio 2019

Post n°162 pubblicato il 12 Maggio 2019 da s_bidetti
 

NUMERI

 

Era arrivato nel campo quella mattina. Erano in tanti, non li avevano ancora “smistati”. In coda, di notte, aspettava che un soldato tatuasse sulle braccia di ognuno un numero, di cinque cifre!

Quel soldato era molto stanco. Dopo aver subito la “marchiatura”, notò che per stanchezza sul braccio successivo stava tatuando lo stesso suo numero. All’appello avrebbe potuto non rispondere! L’assenza di uno dei due non sarebbe stata notata, poteva fuggire. Aveva già notato un buco nella rete da dove passare…

Poi vide chi aveva il suo stesso numero: una ragazzo emaciato e spaurito. Quella notte il ragazzo fuggì…

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Commenti al Post:
maps.14
maps.14 il 12/05/19 alle 08:54 via WEB
Quando destino & coincidenze vanno a braccetto........ ^____^
 
 
s_bidetti
s_bidetti il 13/05/19 alle 00:57 via WEB
Beh, speravo che il racconto, per quanto breve, riuscisse a trasmettere qualcosa di più di destino e coincidenze, data la scelta fatta...
 
   
maps.14
maps.14 il 13/05/19 alle 12:27 via WEB
E vabbèeee, ma che problema è??? ^__^ Il bello di tanti racconti è che il lettore può trarre la conclusione che gli pare e che, talvolta, non coincide con quella dello scrittore. Gli scenari, come in questo racconto, possono essere infiniti. Io ho semplicemente sintetizzato alcuni “miei” finali che erano: 1) Il protagonista, ormai sul “viale del tramonto”, decide scientemente di seguire il suo destino e di regalare la possibilità di una vita tutta da vivere al giovane emaciato, consigliandolo anche di giocare quei numeri fortunati al lotto (finale romantico anche se ormai è noto che "il giuoco nuoce gravemente alla salute"); 2) Il soldato tatuatore non era stanco come pensava il protagonista. In realtà era l'ex fidanzato del giovane emaciato. Riconosciutolo, lo aiutò nella fuga ospitandolo nella sua cantina buia e angusta fino alla fine delle ostilità. Il giovane, tornato libero, morirà però di tisi (c’era molto umido nella cantina e quindi… finale drammatico); 3) Il protagonista pensava di essere alquanto sveglio, ma il giovane lo era più di lui. Era già scampato ad un altro campo di numerati e sapeva, quindi, come muoversi nell'ambiente (finale africano “Ogni mattina in Africa, quando sorge il sole una gazzella si sveglia e sa..... Ecc.ecc.”). In sostanza ognuno di noi, sia nella vita che nella lettura, ha la grande capacità di libero arbitrio e questa, spesso, va al di là delle parole & dei fatti. Tutto qui. ^______^
 
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