Quel poco da dire
punti fermi nelle poche cose trovate da dire in qualche occasione...
Post n°392 pubblicato il 26 Dicembre 2019 da s_bidetti
LEGGENDE INDIANE
«Dai, Alce Scuro, raccontaci una storia!» Il vecchio si strinse nella pelle d’orso, avvicinandosi al fuoco, e iniziò. «Una volta due guerrieri si incontrarono nella radura a metà strada tra i due villaggi. Erano di tribù nemiche, così si affrontarono. Coi coltelli, per ore continuarono a schivare, a spostarsi di lato, ad affondare i colpi. Ma nessuno dei due prevaleva. Qualche ferita di striscio su entrambi, ma nessuno vinceva. I due erano stanchi, veniva buio. Alla fine, compresero che nessuno avrebbe mai saputo delle loro gesta, nessuno li stava cercando. Così si guardarono intensamente e poi si allontanarono…». |
Post n°391 pubblicato il 25 Dicembre 2019 da s_bidetti
POESIA DI NATALE
Come sempre a dicembre arriva la festa pensi a ciò che ti serve e a ciò che ti resta.
Arriva Natale e porta ricordi e tu ci ripensi sul dolce che mordi. Qualcuno che manca, qualcuno ritorna e laggiù in cucina c’è la nonna che inforna.
Natale che parla al cuor della gente gli parla di tutto, gli parla di niente ognuno che pensa che tutto rinnovi che i giorni domani saranno migliori.
Poi torna l’inverno, il freddo, il silenzio nessuno che voglia realmente cambiare perché per cambiare ci vuole coraggio e voglia di esser sincero, migliore. |
Post n°390 pubblicato il 24 Dicembre 2019 da s_bidetti
PRESEPE
Ogni anno i pezzi del presepe venivano riposti nelle scatole, per poi essere ripresi l’anno successivo. I vari personaggi avevano i posti assegnati. Così i pastori andavano in alto a destra, sulla collina, mentre gli artigiani in basso a sinistra. Pasquale, il pastore, rimaneva sempre lontano da Lucia, la fornarina di cui da sempre era innamorato. Ogni anno lontani sulla scena; ogni anno in scatole diverse. Ma quell’anno avrebbe cambiato le cose, si sarebbe fatto avanti. Così il giorno dopo, quando Luca, il bimbo di casa, andò a vedere il presepe, Pasquale era a sinistra ad impastare il pane! |
Post n°389 pubblicato il 23 Dicembre 2019 da s_bidetti
INTERPRETAZIONI
Il difficile era stato convincere zio Arturo a fare Babbo Natale quella sera per i bambini. Non ne aveva voglia, ma aveva il fisico e la voce giusta. Così si mascherò e fece la sua entrata col sacco sulle spalle. I bambini non erano però tutti piccoli e calmi. Uno di loro, dispettoso, gli volle tirare la barba, così forte da togliergli anche il cappello. Molti bambini lo riconobbero. Così lui: “Vedete, Babbo Natale mi ha chiesto di sostituirlo perché lui stanotte doveva andare a trovare i bimbi più sfortunati”. Dall’anno dopo nessun bimbo volle un Babbo Natale diverso! |
Inviato da: s_bidetti
il 03/12/2019 alle 10:41
Inviato da: RavvedutiIn2
il 15/11/2019 alle 19:16
Inviato da: RavvedutiIn2
il 14/11/2019 alle 17:15
Inviato da: s_bidetti
il 25/07/2019 alle 00:15
Inviato da: liberante
il 20/07/2019 alle 14:34