Quel poco da dire
punti fermi nelle poche cose trovate da dire in qualche occasione...
Messaggi del 04/11/2019
Post n°339 pubblicato il 04 Novembre 2019 da s_bidetti
LA GUERRA DI PIERO 2
Dieci anni esatti dopo quell’episodio Piero tornò in quella radura. Col ragazzo nemico si erano salutati, risparmiandosi a vicenda. Dopo due mesi la guerra era finita; uno sarebbe morto per pochi giorni! Non ricordava neanche più chi avesse vinto. Quando sbucò dagli alberi vide che in fondo alla radura c’era qualcuno. Era lui. Si abbracciarono, come a una festa. Riuscirono a capirsi; era diventato un insegnante, nel suo paese, aveva due bambini. Lui era diventato un medico. Rimasero lì per una buona ora, raccontandosi allegramente le loro vite. Poi si dettero appuntamento per l’anno dopo.
****** Questa piccola storia, insieme alla precedente dallo stesso titolo, voleva essere un modesto omaggio al grandissimo e indimenticabile Fabrizio De Andrè. Ho voluto immaginare un finale più ottimista, in cui la guerra non sia ineluttabile, in cui l'essere nemici non possa essere scritto a tavolino, in cui una guerra non possa giustificare il fatto di non essere più esseri umani. |
Post n°337 pubblicato il 04 Novembre 2019 da s_bidetti
LA GUERRA DI PIERO
Eri partito durante l’inverno, a combattere contro freddo e neve, prima ancora che contro un nemico. Marce e cibo scadente, verso il fronte, mentre cambiava stagione. In primavera ti trovasti da solo in un bosco e, alla fine degli alberi, in una piccola radura. Dall’altra parte un altro uomo, con lo stesso umore, ma una divisa diversa. Imbracciaste i fucili, guardandovi con paura. Poi capiste entrambi di avere la stessa età e che anche in guerra un assassino resta un assassino. Non c’era nessun’altro. I fucili si abbassarono, si sollevarono due braccia in segno di saluto. |
Post n°336 pubblicato il 04 Novembre 2019 da s_bidetti
LA MAGLIETTA DIMENTICATA
Quattro giorni piacevolissimi nell’albergo sul lago: le passeggiate sulle rive, il barista simpatico, cibo eccellente e la cameriera delle stanze, dallo sguardo dolce e riservato, sulla quale non aveva potuto evitare di posare lo sguardo. Fatta colazione, si avviò in auto; fatto qualche chilometro, si ricordò di una maglietta lasciata sulla sedia e non recuperata. La signora alla reception gli disse che al piano avrebbe trovato la ragazza con le chiavi per poterla recuperare. La sua stanza aveva la porta aperta e, attraverso lo spiraglio, vide la ragazza con la faccia immersa nella sua maglietta, aspirandone l’odore… |
Post n°335 pubblicato il 04 Novembre 2019 da s_bidetti
HALLOWEEN
Erano passati anni. Lei era ormai sposata, ma aveva continuato a pensarla, a distanza. Quando quell’anno decise di tornare in paese, pensava che magari l’avrebbe rivista. Non poteva avvicinarla, lei non l’avrebbe sopportato. E non poteva incontrare il suo uomo. Troppo male era passato tra loro, troppo rancore. Appena mise piede in paese scoprì che anche lì era arrivata la moda di Halloween, la gente si sarebbe mascherata come a carnevale. Quale occasione migliore? La vide in piazza, in costume, ma a volto scoperto, bellissima come sempre. Lui, nel suo vestito da scimmione, le stette vicino tutta la sera. |
Inviato da: s_bidetti
il 03/12/2019 alle 10:41
Inviato da: RavvedutiIn2
il 15/11/2019 alle 19:16
Inviato da: RavvedutiIn2
il 14/11/2019 alle 17:15
Inviato da: s_bidetti
il 25/07/2019 alle 00:15
Inviato da: liberante
il 20/07/2019 alle 14:34