Quezars world

Il nuovo Harry Potter si chiamerà Tunnels


Di eredi vari, o presunti di Harry Potter ormai abbiamo perso il conto. Una volta si sprecavano i paragoni con Tolkien, oggi si è costretti a trovare un'erede della Rowling. Il business lo esige, gli appassionati lo sperano e le case editrici ci provano.L'ultimo arrivato è Tunnels e il protagonista si chiama Will Burrows, un 14enne apprendista archeologo che condivide con il padre la passione per la storia e l'archeologia. Un giorno il papà scompare in uno dei tanti tunnel scavati dal suo team e il ragazzino lo va a cercare. Insieme ad un amico pasticcione, scopre così un mondo antico e nascosto nella cavernosa rete di sottopassaggi che attraversano i meandri della capitale inglese.Vedremo come sarà. Per ora Barry Cunnigham, l'editore che ha il merito di aver scoperto J. K. Rowling, giura sul sicuro successo del libro scritto a quattro mani da Roderick Gordon e Brian Williams. "Ho capito già alla prima pagina che Harry Potter era magico — racconta l'editore della Chicken House al quotidiano "Independent" — e Tunnels mi ha dato lo stesso brivido mentre lo leggevo. Sono sempre alla ricerca di storie di questo tipo: i bambini adorano l'elemento del portale che ti porta dal mondo reale a uno magico". Sicuramente il mercato sta rispondendo bene, visto che i diritti di pre-pubblicazione in 15 lingue per un ricavo di 750 mila euro. E Hollywood ha già manifestato l'intenzione di trarre un film dal romanzo.Un successo inaspettato, tranne che nella testa dei due autori, Gordon e Williams: conosciutisi all'università, iniziarono a scrivere il romanzo dopo il licenziamento di Gordon dalla banca dove lavorava.Dopo aver pubblicato a loro spese un'edizione limitata del romanzo, venduta in una piccola libreria di quartiere a Londra, registrarono un successo immediato. Il libro andò esaurito in un solo pomeriggio.Cunningham non si è fatto scappare il potenziale bestseller e ha deciso di acquisire i diritti sul libro.A luglio il libro arriverà sugli scaffali delle librerie britanniche. Se il successo sarà quello sperato, non attenderemo molto prima di vederlo in Italia."