Quid novi?

150 anni ...


Oggi è il 150° anniversario della morte di Giuseppe Gioacchino Belli (nato il 7 settembre 1791), il più importante poeta romano, il quale ispirò la propria opera al seguente principio:«Io ho deliberato di lasciare un monumento di quello che oggi è la plebe di Roma.In lei sta certo un tipo di originalità: e la sua lingua, i suoi concetti, l'indole, il costume, gli usi, le pratiche, i lumi, la credenza, i pregiudizi, le superstizioni, tuttociò insomma che la riguarda, ritiene un'impronta che assai per avventura si distingue da qualunque altro carattere di popolo. Né Roma è tale, che la plebe di lei non faccia parte di un gran tutto, di una città cioè di sempre solenne ricordanza.»Dei suoi 2400 e più sonetti, ne ho scelto uno stranamente castigato.La Papessa GGiuvannaFu ppropio donna. Bbuttò vvia 'r zinalePrima de tutto e ss'ingaggiò ssordato;Doppo se fesce prete, poi prelato,E ppoi vescovo, e arfine cardinale.E cquanno er Papa maschio stiede male,E mmorze, c'è cchi ddisce, avvelenato,Fu ffatto Papa lei, e straportatoA Ssan Giuvanni su in zedia papale.Ma cqua sse ssciorze er nodo a la commedia;Ché ssanbruto je preseno le dojje,E sficò un pupo llì ssopra la ssedia.D'allora st'antra ssedia sce fu mmessaPe ttastà ssotto ar zito de le vojjeSi er Pontescife sii Papa o Ppapessa.26 novembre 1831                  Der medemoAlla Papessa Giovanna ho dedicato due post:12 gennaio 20134 agosto 2010