Quid novi?

Sonetto di Tullia d'Aragona


Sonetto di Tullia d'AragonaXXII.Al Colonnello Luca AntonioPoi che rea sorte ingiustamente premevoi, ch'alto albergo sete di valore,sento, spirto gentil, un tal dolore,che con voi l'alma mia ne giace insieme.L'anima mia ne giace, e 'l petto geme,di non poter mostrar nel riso il core,a voi, cui bramo con perpetuo onore,piacer servendo, insino a l'ore estreme.Il disìo d'ora in ora a voi mi porta:quindi rispetto onesto mi ritiene:e disvoler conviemmi quel ch'io voglio.In sì dubbioso stato mi confortache ben v'è noto quel che si conviene,e questo fa minore il mio cordoglio.I primi 21 sonetti de "Le Rime di Tullia d'Aragona" sono reperibili sul blog Bibliofilo Arcano, in vari post sotto il tag Tullia d'Aragona.