Quid novi?

Rime di Cino Rinuccini (1)


Cino Rinuccini fu un poeta fiorentino del XIV Secolo, del quale sono note una trentina di poesie.RIMEdiM. CINO RINUCCINIfiorentinoSCRITTO DEL BUON SECOLO DELLA LINGUASonetti, canzoni e ballate e altri versi composti da Cino diM. Francesco Rinuccini cittadino fiorentino, ed uomo neisuoi tempi di lettere ornatissimo.Venuto sono or uom di duro sassoPer la fe ch’a Amor porto; e dentro al coreNon parla altri se non il mio signore,Che di lei ragionando tiemmi a spasso.Così senza pensier la vita passo,Mia fortuna obliando e ’l mio dolore,Nè penso altro che perla, rosa o fioreCon che s’adorni; e così qui trapasso.Ond’io ringrazio te, serena Dea,Che scendesti dal ciel sol per confortoDi chi riguarda il tuo vezzoso viso.E poi ringrazio Amore, che d’uom mortoFatto m’ha vivo, per la fe ch’aveaFitta in mio cor di voi, di paradiso.Io porto scritto con lettere d’oro,Nella mia mente delle donne donna,Il perchè d’esser servo a cotal donnaAssai m’è caro, più che tutto l’oro.Quando i biondi capelli in lucent’oroVeggio annodati da man di tal donna,Lieto ardo tutto per biltà di donna,8E più m’affino che nel foco l’oro.Ond’io ringrazio te, caro signore,Che di tal donna m’hai or fatto amante,Che vince di color balasci e perle.E sempre te chiamar vo per signore,E lei per donna, e star pallido amanteA l’ombra delle sue guance di perle.Tal donna già non vide il mio Petrarca,Quanto Laura sua leggiadra e bella.Temè che Dio non la facesse stellaAnzi nel cielo un sol, perchè poi scarcaDi sì dolci pensier fosse sua barca;Qual è costei, che ’l core or mi martella,E l’arco e la faretra e le quadrellaTolto ha a Cupido, e sì signoril varca.Nè pur Smirna, Mantova, nè Arpino,Atene, ma sè stesso e ’l suo conciveDante, Guitton, Sennuccio e Franceschino,Arnaldo, Guido, Fazio e s’altri viveO visse, are’ chiamato, e Messer CinoNelle lode di questa; e nove dive.