Quid novi?

Rime di Cino Rinuccini (15)


RIMEdiM. CINO RINUCCINIfiorentinoSCRITTO DEL BUON SECOLO DELLA LINGUASonetti, canzoni e ballate e altri versi composti da Cino diM. Francesco Rinuccini cittadino fiorentino, ed uomo neisuoi tempi di lettere ornatissimo.45Tutta salute vedeChi vede questa Dea, che dal ciel viene,Per cui libertà a me perder conviene.Leggiadria, gentilezza ed onestateSeggono in lei com’ in lor proprio sito,Con perfetta beltà: e chi la miraEmpie sì l’alma pur d’ogni bontate,Che con vil cosa non può star unito,Ma ’n dolcezza d’Amor sempre sospira.Dunque l’alma che tiraDa lei ciò che quaggiù si può di bene,Ringrazia la sua fe ch’a lei mantiene.46O gran signore appellato CupidoChe Febo signoreggi, Marte e IoveEd ogni intelligenza che ’l ciel move;Intelletto, virtù arte e scïenzaPrendon principio dal dorato telo,E da Venere tua e dal suo cielo;Te ringrazio, a cui poi servo fu’Sentito ho ben, che mai non sentì più.47Qual maraviglia è questa,Che tante volte in voi l’alma non guardaChe di nuove bellezze il cor non arda?    O pargoletta scesaQuaggiù nel mondo su dal terzo cieloPer mostrar qui tua bellezza infinita,Ragguarda quanta offesaA se fa, chi e capei canuti al veloSerba, non cognoscendo la sua vita.    Dipoi la sbigottitaNavicella del servo ch’è ’n tempesta,Rimira, e la sua fe ch’a te è presta.48Che giova innamorar degli occhi vaghiDi questa donna altera,Che com più l’amo più diventa fera?Ella si sta, signor, fuor di tua corte,E di te beffa e di tua signoria,E me per crudeltà conduce a morte.Omè sosterra’ tu che questo sia?Sua la vergogna e mio il danno fia;Deh! fa ch’entri in tua schiera,E se conosca il tempo innanzi sera.