Quid novi?

Rime di Cino Rinuccini (16)


RIME di M. CINO RINUCCINI fiorentinoSCRITTO DEL BUON SECOLO DELLA LINGUASonetti, canzoni e ballate e altri versi composti da Cino diM. Francesco Rinuccini cittadino fiorentino, ed uomo neisuoi tempi di lettere ornatissimo.49Oimè, lasso, che già fuor si smondaDel miser corpo l’alma,Con sì gran salma - ch’al tutto m’affondaPiù ch’altro provo e sentoLe cocenti faville,Amor, ch’a’ tuoi suggetti fai sentire,Onde sempre paventoChe ’l dolor che distille,Non sia cagione a me di reo morire.Mostrale adunque del tempo il fuggire,Sicch’io per lei non manchi,Anzi che imbianchi - la sua treccia bionda.50S’i’ sono stato sempre sotto il giogoDella tua signoria,Perchè tormenti sì la vita mia?    Il fedel servo dal suo car signoreSpera quando che sia rimunerarsi;Dunque, Amor, tu che vedi il mio doloreE sai ben la cagion perch’io tutt’arsi,Inclina i crudeli occhi ad umiliarsi,Ne’ quai s’annida e criaTutto ’l conforto di mia vita ria.    51Chi vuol veder quanto potè mai ’l cieloMiri costei sotto il candido velo:E vedrà sì vezzosa leggiadria    Con gentilezza et adorna biltate,Che dirà; non fu mai, nè è, nè fiaTal miracol, qual è in quest’etade.    Adunque, Amor, che sai mia fedeltate,Ferisci lei col tuo dorato stelo.    52Le varie rime ch’Amore ha dittateNell’alma trista che or signoreggia,Chieggion perdon, se mai uom savio leggia,Quanta è stata del cor la vanitate.E a voi amanti, omai gridan pietate,Perchè compatiendo Amor provveggiaAl mio stato, che non pur pareggiaMa d’amar passa ogn’altro in veritate. Fra questi van pensier tornami a menteMio viver corto, ed anco il sommo Sire,Il qual ne vede qui dall’alto cielo;Perch’io ’l priego col cor divotamente,Ch’io sia contrito al fin del mio partireQuando si squarcerà dall’alma il velo.Qui finiscono Canzoni et Sonetti di Cino di Messer Francesco Rinuccini.