Quid novi?

Tasso madrigali 21-25


Cinquanta madrigali inediti del Signor Torquato Tassoalla Granduchessa Bianca Cappello nei MediciFirenze, Tipografia di M. Ricci, Via Sant' Antonino, 9, 1871.21Benché sfavilli e splendaI Madrigali alla Serenissima Granduchessa di ToscanaStella talor con chioma accesa intornoLucida sì che 'l giornoNon come all'altre il lume suo contenda,Non è già ch'ella prendaUn crine eguale a questaTreccia di fuoco e di splendor contesta:Ond'ei rimane in picciol tempo estinto,Ed ella eterna un sì bel viso ha cinto.22In suo stellante regnoBenogno Amor destinaQuesto sol di bellezza eterno pegnoA Te del Tosco lido alta Regina;Io lo ti porgo in humil atto inchina,Ch'in te mirando fisoParmi veder che al biondo pastorelloSembri del tuo men bello il mio bel viso.23Hor se d'invidia tintiDiran pur ciechi amantiI dolci lumi tuoi restarsi estintiAllo apparir di più begl'occhi santi,Ecco, Regina, a te venir davantiE già col brando in opraMostrarne e l'uno e l'altro mio Guerriero,Che folle, incontro al vero altri s'adopra.24Qual miracolo Amore, Se la Bianca Alba mia Dell'Alba in ciel che l'Oriente apria Luce spargea maggiore? Non ha, non ha per sé l'Alba splendore: Dal Sol ben ella il prende, Ma la Bianca Alba mia per sé risplende.25Novella Alba celeste Co' suoi begli occhi tutto il Ciel serena El suo bel guardo affrena Per quante ha il Cielo e quante ha il mar tempeste; Di nuovi fior la terra adorna e veste E perch' à ne' begli occhi aprile eterno Mai non sarà che ne la spogli il verno.Annotazioni ai Cinquanta madrigali inediti.XXI.9. Stinto con cinto nella Gerusalemme, St. 66, Canto ni: E colà trasse ove il buon duce estinto Da mesta turba t lacrimosa è cinto.XXII.1. Edito assieme al seguente col nome di Giambattista Strozzi, equivocato, forse, per essere stati musicati da un Piero Strozzi. Per la sbarra che si fece a' Pitti a' 14 di ottobre 1579 nelle nozze della Granduchessa. Venere si dà per vinta dalle bellezze della Bianca e le rende ciò che da Paride si avea avuto, temendo col di lei confronto di esser superata e di doverglielo poi restituire. E'un leggiadro pensiero di gentile poeta, vagamente espresso, ancorchò dello stesso autore ci sia altro Madrigale bellissimo di simile soggetto. 7. Biondo è colore di accortezza; epperciò il Tasso nel Canto IV, St. 24 ne dipinge sotto questo colore il crine dell'astuta Armida, facendole dire del mago Idraote: .... diletta mia, che sotto biondi CapelU e fra si tenere sembianze Canuto senno e cor gemile ascondi, E già neU'arti mie me stesso avante, Gran pensier volgo; e se tu lui secondi Seguiteran gli effetti alle sperarne: Tessi la tela che io ti mostro ordita Di cauto vecchio esecutrice ardita.XXIII.1. Nella stessa occasione della sbarra. Col titolo nel manoscritto: Venere conducendo (in campo) due guerrieri. Facendo plauso alla bellezza di Bianca, Fautore ricorda come per vecchi esempi la beltà disarmi la forza. V'è ragione di credere che uno de'due guerrieri fosse D. Virginio Orsini giovane prode e d'immensa ricchezza a queirepoca. Non si sa come in alcune stampe vada a lui intitolato il sonetto del Tasso A nobiltà di sangue in cui belle%%a, ec. mentre come Tabbiamo riferito alla pag. 12, fu diretto alla Bianca. 4. Degl'occhi santi. E' del Petrarca e piacque all'autore usarlo ancora nel Madrigale XXXI, ec.XXV.6. Aprile eterno, è pure nel Madrigale 141 del Tasso nella raccolta del Rosini.