Quid novi?

Tasso madrigali 31-35


Cinquanta madrigali inediti del Signor Torquato Tassoalla Granduchessa Bianca Cappello nei MediciFirenze, Tipografia di M. Ricci, Via Sant' Antonino, 9, 1871.31Se l'Alba in sue tranquille eterne rive Sen va cinta di stelle, Qui fra più Ninfe e Dive, E pur del Cielo anch'elle, Sen va nuov'Alba al suo bel Sole avanti. Ne' suoi begli occhi santi Un raggio eterno di virtù risplende, Che l'alme illustri all'alte imprese accende. 32Poca fiammella accesa Rimane allo spirar d'ogn' aura estinta, Ma non da picciol vento a morte è spinta Gran fiamma in alto ascesa: Donna Real, dal bel seren discesa. Mira, per ogni sdegno oppressa giace D'amor picciola face, Ma quando avvampa tutto un gentil core Un lieve sdegno non estingue Amore. 33Lucida face ardente Da lieve sospirar dell'aura mossa Sfavilla immantinente E lieta s'erge più da lei percossa: Sia la face d'amor vibrata e scossa Per suo maggior sostegno, Talor da piccioletto alato sdegno Più sempre ella risorge; Così per nuovo arder l'esca si porge. 34Da venticel soave Si nodrisce la fiamma e si rinfresca; Ma le sottraggo il nutrimento e l'esca Vento rabbioso e grave. Ahi! l'amorosa fiamma altro non pave Che se del fiero sdegno impeto atroce Le s'avventa feroce, Spenta lei, vint'Amor, perde suo regno, Sen fa tiranno impetuoso sdegno. 35Quando i più fidi Amor più crudo avvampa, Talor dal cieco Averno Sdegno di gelosia seguace eterno A noi sen vola e contro Amor s' accampa Donna del puro arder serena lampa; Hor quinci hor quindi percotendo l'ali Mentre l' un l' altro assale Sdegno guerrier più forteIn un momento Amor conduce a morte.Annotazioni ai Cinquanta madrigali inediti.XXXI. 6. Degl'occhi santi. Nel Sonetto del Tasso Vaga isoletta che si bèlla sede, ec. Anche il Madrigale Hor se d'invidia tinti, ec. si cita pe^begV occhi santi. A rime posposte ci ricorda la chiusa della Stanza 125 del Canto XX della Gerusalemme:Sani piaga di strai piaga d'amoreE sia la morte medicina al cuore. XXXIII. 3. Sfavilla immantinente^ ec. Che in alto tempre sfavillando ascende, ec. Nel Madrigale XIII Nobil fiamma celeste, ec. Benché sfavilli e splenda, ec. Vedi Madrigale XXI. XXXV. 9. Forte con morte nella Gerusalemme, St. 3, Canto XIX: Che non potrai dalle mie mani, o forte.Delle donne ucisor, fuggir la morte.