Quid novi?

Rime inedite del 500 (XXV)


Rime inedite del cinquecento (Bologna, Romagnoli - Dall'Acqua, 1918)XXV[1 Di Pietro Barignano]Del BarignanoSe (ho) mai di vostra grazia acqua non bagniIl mio terreno asciuttoPerirà il seme onde s'attende il frutto.Non siete voi quel fonte onde se criaLargo rivo correnteChe mille e mille campi magri impingua,Spargete dunque sopra questa viteOnesta sete ardente,Umor che in qualche parte almen l'estingua,E serà l'opra vostraConforme, Padre, alla speranza nostra.[2 Di Pietro Barignano]Del signor Marchese Del Vasto al Sannazarro.Imposto hai fine all'aspettate rime Con stile ornato a par del grande Homero, Narrando di colei il parto altero Che in ciel riluce, in sede alta e sublime. E gionto sei nelle beate cime Del glorïoso lucido emisfero Con l'ingegno mostrando al mondo il vero Camin, ch'all'alme il ben eterno imprime. Io più che gli altri me ne glorio e vanto Di veder gionto al fin sì bella impresa Per la tua man, che la mia patria onora. E ancor perché lasciando il divin canto Esser d'altro non può tua voglia accesa Che di lodar colei che l'alma adora.[3 Di Pietro Barignano]Del BarignanoPerch'io cerchi non trovo Quai sian maggiori, o le speranze nostre, O di ben far altrui le voglie vostre. Vostro largo voler che doppìa 'l corso Per giunger quei desiri A miei d'honestà 'nanzi, a sé scorge Quante nostre credenze ho già precorse, Et par seco s'adiri Se tardi a gran bisogno le man porge. Questo è dunque onde sorge Un fonte in me sì vivo di speranza Che quasi quel di vostre grazie avanza?[4 Di Pietro Barignano]Del BarignanoD'un bianco marmo in due parti diviso Ch'amor senz'arte sospirando more Tragge dolcezze il cor tante e sì nove Che forse poche più n'ha il paradiso. Così potess'io sempre mirar fiso La meraviglia mai non vista altrove, E dir cantando del piacer che piove Dal lampeggiar d'un angelico riso. Ch'io pascerei de l'un quest'occhi tanto Quanto conviensi a disbramar la voglia Che mi può far parer sempre digiuno. E temprerei coll'altro quella doglia Ond'io provo talor più dolce il pianto Che di ben lieto amante riso alcuno.[5 Di Pietro Barignano]Del BarignanoVaneggio, od è pur vero Ch'i' mi senta nel cuore Nova fiamma d'amore? Se freddo era pur dianzi E lontan da ogni foco, Chi m'ha tratto sì 'nanzi Ch'io n'arda a poco, a poco? Il mio ardito pensiero Vago (è) di quel splendore Onde mi vien l'ardore.[6 Di Pietro Barignano]Del dettoNé volger gli occhi in sì piatoso giro, Che in miei quasi n'enganni E già già foco in cuore mi rinovelli; Né dopo 'l far due parti d'un sospiro Talor segno d'affanni, Donna bella, può mai voci sì belle Mover di qui a mill'anni, Che l'indurato affetto in cuor mi stempreSì l'impero che vol ch'odi amor sempre.Tratte da: Rime inedite del cinquecento (Bologna, Romagnoli - Dall'Acqua, 1918)