Quid novi?

Rime del Berni 1-2


Rime di Francesco Berni1CANZON D'UN SAIOMesser Antonio, io son inamoratodel saio che voi non m'avete dato.Io sono inamorato e vo'gli beneproprio come se fussi la signora;guàrdogli il petto e guàrdogli le rene:quanto lo guardo più, più m'inamora;piacemi drento e piacemi di fuora,da rovescio e da ritto;tanto che m'ha trafitto,e vo'gli bene e sonne inamorato.Quand'io mel veggio indosso la mattina,mi par dirittamente che 'l sia mio;veggio que' bastoncini a pescespina,che sono un ingegnoso lavorio.Ma io riniego finalmente Dioe nolla voglio intendere,che ve l'ho pur a rendere;e vo'gli bene e sonne inamorato.Messer Anton, se voi sapete fare,potete doventar capo di parte.Vedete questo saio, se non parech'io sia con esso indosso un mezzo Marte?Fate or conto di metterlo da parte:io sarò vostro bravoe servidore e schiavo,et anch'io portarò la spada allato.Canzon, se tu non l'hai,tu poi ben dir che siafallito insino alla furfantaria.2CAPITOLO A SUO COMPARESe voi andate drieto a questa vita,compar, voi mangierete poco panee farete una trista riuscita.Seguitar dì e notte le puttane,giucar tre ore a' billi et alla palla,a dir il ver, son cose troppo strane.Voi dite poi che vi duol una spallae che credete aver il mal franzese:almen venisse il cancaro alla falla.Ben mi disse già un che se ne inteseche voi mandaste via quell'uom da beneper poter meglio scorrere il paese.O veramente matto da catene!Perdonatemi voi, per discrezione,s'io dico più che non mi si conviene:io ve lo dico per affezione,per... non so s'io più dica fame o setech'io tengo della vostra salvazione.Che fate voi de' paggi che tenete,voi altri gran maestri, e de' ragazzi,se ne' bisogni non ve ne valete?Riniego Dio se voi non siate pazzi,che lassate la vita per andaredrieto ad una puttana che vi amazzi.Forsi che voi v'avete da guardareche la gente non sappia i fatti vostrie siavi drieto a l'uscio ad ascoltare?O che colei ad un tratto vi mostriin su 'l più bello un palmo di novella,da far ispaventar le furie e i mostri,e poi vi cavi di dito l'anellae chieggiavi la veste e la catenae vòtivi ad un tratto la scarsella?Forsi che non avete a dar la cenae profumar il letto e le lenzuolae dormir poi con lei per maggior pena?E perché la signora non sia sola,anzi si tenga bene intertenuta,star tre ore appiccato per la gola?O vergogna de gli uomini fottuta,dormir con una donna tutta notte,che non ha membro adosso che non puta!Poi pianga e dica le rene son rottee che ha perduto il gusto e l'appetitoe gran mercé a lui s'egli la fotte.Ringrazio Dio ch'i' ho preso partitoche le non mi daranno troppo noia,insino a tanto ch'io ne sia pentito.Prima mi lassarò cascar di foiache già consenta che si dica maiche una puttana sia cagion ch'io moia.Io ne ho veduto sperienza assaie quanto vivo più tanto più imparo,facendomi dottor per gli altrui guai.Or per tornare a voi, compar mio caro,et a' disordinacci che voi fate,guardate pur che non vi costi caro.Io vi ricordo che gli è or di statee che non si può far delle pazzieche si faceano le stagion passate.Quando e' vi vengon quelle fantasiedi cavalcar a casa Michelino,sianvi raccomandate le badie.Attenetevi al vostro ragazzino,che finalmente è men pericolosoe non domanda altrui né pan né vino.Il dì statevi in pace et in riposo;non giucate alla palla dopo pasto,che vi farà lo stomaco acetoso.Così, vivendo voi quieto e casto,andrete ritto ritto in paradisoe trovarete l'uscio andando al tasto.Abbiate sopra tutto per avviso,se voi avete voglia di star sano,di non guardar le donne troppo in viso;datevi inanzi a lavorar di mano.