Quid novi?

Rime del Berni 3-4


3SONETTO DELLE PUTTANEUn dirmi ch'io gli presti e ch'io gli diaor la veste, or l'anello, or la catena,e, per averla conosciuta a pena,volermi tutta tòr la robba mia;un voler ch'io gli facci compagnia,che nell'inferno non è maggior pena,un dargli desinar, albergo e cena,come se l'uom facesse l'osteria;un sospetto crudel del mal franzese,un tòr danari o drappi ad interesso,per darli, verbigrazia, un tanto al mese;un dirmi ch'io vi torno troppo spesso,un'eccellenza del signor marchese,eterno onor del puttanesco sesso;un morbo, un puzzo, un cesso,un toglier a pigion ogni palazzoson le cagioni ch'io mi meni il cazzo.4SONETTO CONTRA LA MOGLIECancheri e beccafichi magri arrosto,e magnar carne salsa senza bere;essere stracco e non poter sedere;aver il fuoco appresso e 'l vin discosto;riscuoter a bell'agio e pagar tosto,e dar ad altri per dover avere;esser ad una festa e non vedere,e de gennar sudar come di agosto;aver un sassolin nella scarpettaet una pulce drento ad una calza,che vadi in su in giù per istaffetta;una mano imbrattata ed una netta;una gamba calzata ed una scalza;esser fatto aspettar ed aver fretta:chi più n'ha più ne mettae conti tutti i dispetti e le doglie,ché la peggior di tutte è l'aver moglie.