Quid novi?

A !'uscita der Teatro Manzoni


A !'uscita der Teatro ManzoniAl caro amico Giuseppe Ve Martino nella sua serata d'onore.Dio mio, che ride' ! Un antro po' schiattavo.Ah! 'sta commedia è bella propio bella!Ma, sapete, commà, ch'er Purcinella,che 'sta madonna, senza scherzi, è bravo?Io, si lui seguitava me n'annavo;me ballavano tutte le budella.V'abbasti a di, v'abbasti, comarella,che me pisciavo sotto, me pisciavo.Intanto tutta Roma nu' lo dice!nu' lo dice che none! che 'st'attoreè 'n attore da mettess' in cornice!Quanno recita lui, compare Biacio,a me, me s'arilegra tant'er core,che zomperebbe là pe' daj' un bacio!Giggi Zanazzo25 aprile 1883Note:Il Manzoni fu tra i teatri più popolari della Roma fin-desiècle.Il famoso Pippo Tamburri vi rappresenterà nel 1889 la sua operetta Meo Patacca. La compagnia del pulcinella Furlai vi darà spettacoli applauditissimi dalla plebe.Nel locale rinnovato da Achille Mauri verrà nel 1903 costituita la Stabile compagnia drammatica della città di Roma, che vi rappresenterà con ininterrotto successo drammoni tratti dalla letteratura d'appendice dell'Ottocento.Vi reciteranno infine Scarpetta, Musco, Petrolini.Da pochi anni il teatro è stato trasformato in sala cinematografica.Giuseppe De Martino, al quale è dedicato questo sonetto, era un grande pulcinella napoletano: il fratello Luigi recitava al teatro Fenice di Roma, rappresentando la maschera di Picchio « come un Brighella che conduce la favola e guida il Pulcinella.