Quid novi?

Lo spazzino ar caffè


Le note al seguente sonetto del Belli sono tratte dal volumetto -di sole 38 pagine- "Alcune poesie in dialetto romanesco di G. G. Belli scelte ed illustrate dal P. Daniele Olckers o. s. b. ", Monaco, Tipografia accademica F. Straub, 1878.13. Lo spazzino (1) ar caffè. Averò ddetto un sproposito grosso: Ne dichi (2) adesso un antro (3) puro (4) lei: Diammine! oh mmanco poi fussimo ebbrei: Pe sti prezzi che cqui ppropio (5) nun posso.Eppure è avolio! (6) Pijji questa d'osso, Caro Siggnore, e jje la do ppe ssei. Via, me creschi (7) un papetto (8) . . . nun zaprei . . . Ciaggionti (9) du' carlini (10) ... un giulio (11) ... un grosso (12) . . . Rifretti (13) che sso (14) generi (15) de Francia. Spacchi er male pe mmezzo: dia un testone (16), E sservirà pe ffà la prima mancia.Via nun vojjo c'arresti (17) disgustato: Compenzerèmo in d'un' antra occasione: Màa! nnun lo dica veh ccos'ha ppagato. Giuseppe Gioachino Belli(Sonetto 1887)Note: 1. venditore girovago di minutaglie. 2. dica. 3. altro 4. pure. 5. proprio. 6. avorio. 7. dia di più. 8. papetto era una moneta del valore di due paoli o giulii cioè di un franco e sette centesimi. 9. ci aggiunga. 10. due carlini =^15 bajocchi o circa 78 centesimi. 11. lo stesso che paolo valeva 53 centesimi. 12. grosso =1 mezzo paolo del valore di 26 centesimi. 13. rifletta. 14. sono. 15. merci. 16. testone del valore di 3 paoli o d'un franco e 60 centesimi. 17. resti.