Quid novi?

Poesie amorose per Laura 4-6


Poesie amorose per LauraSONETTO IVConsacrando tutte le sue forze a cantar lei, la farà celebre per tutto il mondo.Da che presi a cantar l'inclita istoriavi consecrai de la mia cetra il suono;da ora innanzi io vi consacro e donoil voler, l'intelletto e la memoria.Mentr'io canto d'Amor l'alta vittoria,e qual di me vi fece eterno dono,membrando di qual mano prigion sono,avrò del vincitor via maggior gloria.S'io vivo, il vostro raggio in me risplende,e se potrà l'ingegno, quanto puotel'alta cagion ch'a farvi onor m'incende,mentr'il sol guiderà l'ardenti rote,là onde toglie il dì fin là ove il rende,seran le lode vostre sparse e note.SONETTO VAl suo cuore: che se ne stia sempre con la sua donna, dove trova la massima felicità.Entrò per gli occhi vostri e più non riedefora il mio cor. Ben forte è chi 'l ritiene!Se tai son le finestre e sì serene,onde vostra bell'alma splende e vede,ella, che dentro signoreggia e siede,or qual serà? Dunque s'ei più non viene,meraviglia non è, ché maggior benedentro trovò di quel che fuor si crede.Questo sol, questa luna e queste stelle,che splendon fuor del ciel, non ne dan segnoche dentro ha cose via più chiare e belle?Godi, dunque, cor mio, di sì bel regno,mentr'Amore o Fortuna non ten svelle,perché di tant'onor sei troppo indegno.SONETTO VIVive felice, pensando sempre alla sua Laura.Pianta gentil, mentre nel mondo regnaAmor, vivan tue chiome e verdi e folte,poi che spargesti le ricchezze accolte,che l'alto possessor mostrar non degna.Tu spiegasti d'Amor l'altera insegna,per te fur l'auree treccie al vento sciolte:deh! che m'avessi allor le luci tolteper non veder già mai cosa men degna!D'allor, s'io dormo o veglio, o seggio o vado,in quel caro gioir lieto soggiorno,a tutti altri pensier troncando il guado.Io viddi il sol, tinto d'invidia e scorno,attuffarsi nell'onde, e, mal suo grado,ov'ei lasciò la notte, apparve il giorno.Luigi Tansillo(dal Canzoniere di Luigi Tansillo)