3 - Il buon nochier che, col legno in disparteIl buon nochier che, col legno in disparte,Aspetta al mover suo tranquillo il vento,Vedendo a cielo e mar l'orgoglio spentoQuinci senza timor lieto si parte;Seconda è l'aura e l'acqua d'ogni parte,Ond'esser spera ove desia contento:Ahi fallaci onde! Or ecco in un momentoRott'arbor, vella, nave, antenne, e sarte,E 'l miserello, sovr'un duro scoglio,Dolersi, afflitto, di sua trista sorte,E, più che d'altro, di trovarsi vivo.Tal io, secur già navigando, privoResto d'ogni mio ben, chiamando morte,Ché di naufragio tal troppo mi doglio.Antonio Brocardo
Antonio Brocardo, Rime 3
3 - Il buon nochier che, col legno in disparteIl buon nochier che, col legno in disparte,Aspetta al mover suo tranquillo il vento,Vedendo a cielo e mar l'orgoglio spentoQuinci senza timor lieto si parte;Seconda è l'aura e l'acqua d'ogni parte,Ond'esser spera ove desia contento:Ahi fallaci onde! Or ecco in un momentoRott'arbor, vella, nave, antenne, e sarte,E 'l miserello, sovr'un duro scoglio,Dolersi, afflitto, di sua trista sorte,E, più che d'altro, di trovarsi vivo.Tal io, secur già navigando, privoResto d'ogni mio ben, chiamando morte,Ché di naufragio tal troppo mi doglio.Antonio Brocardo