Quid novi?

In morte del fratello Giovanni


In morte del fratello GiovanniUn dì, s'io non andrò sempre fuggendodi gente in gente, me vedrai sedutosu la tua pietra, o fratel mio, gemendoil fior de' tuoi gentili anni caduto.La Madre or sol suo dì tardo traendoparla di me col tuo cenere muto,ma io deluse a voi le palme tendoe sol da lunge i miei tetti saluto.Sento gli avversi numi, e le secretecure che al viver tuo furon tempesta,e prego anch'io nel tuo porto quïete.Questo di tanta speme oggi mi resta!Straniere genti, almen le ossa rendeteallora al petto della madre mesta. Ugo Foscolo