Quid novi?

La proficua lettura


La proficua letturaUn baron, che di tutto ha qualche lumeDal tresette-scoperto all'equinozio,E, come de' suoi pari è bel costume,Suol leggere talor per rabbia d'ozio,Comprò al fôro agonale (e si presumeChe facesse buonissimo negozio)Dodici copie del terzo volumeD'un commento sull'opere di Grozio.Un po' quindi per giorno e senza frettaLe scorse il valentuomo, e tirò innanteFin che ciascuna non ne avesse letta.Finite che poi l'ebbe tutte quante,Disse a un marchese amico suo: lunghetta,Ma una storia davvero interessante.Giuseppe Gioachino Belli6 dicembre 1842Da "Poesie inedite" di Giuseppe Gioachino Belli Romano, Volume 1", Roma, Tipografia Salviucci 1865, pagina 14