Quid novi?

5 sonetti in italiano del Belli


Il mio barbiereIl mio barbiere è un uom che in mente serraDell'universo intier tutti gli affariAttalché se morissero i diarîPorriane ei solo consolar la terra.E sì ben ve ne spiega i corollarîQuando pel naso o per lo crin vi afferra,Che gli orator di Francia o d'InghilterraSi direbbono in ciarla i suoi scolari.Lieto inoltre e civil co' suoi clientiServe ciascuno come più gli garbaColmandoli d'inchini e complimenti.Eppur, chiedendo egli oggi a un baccalareCome vuole il Signor farsi la barba?Gli risponde colui: senza parlare. (1)Giuseppe Gioachino Belli15 dicembre 1842Nota: (1) Plutarco: Del parlar troppo: 20.Da "Poesie inedite" di Giuseppe Gioachino Belli Romano, Volume 1", Roma, Tipografia Salviucci 1865, pagina 15Storia del Secolo XII°La saprete ancor voi la gran disfattaChe diedero i Bresciani ai Cremonesi (1)Quando per Merlo ed altri due paesi (2)Questa e quell'oste al paragon fu tratta;E come all'urto dello scaltro Biatta, (3)Uscito di Rudian co' suoi borghesi,Que' malcolti gittâr daghe e palvesiNè il fuggir ne arrestò fosso nè fratta.Che strage! A quanti della vita il lumeSpento non fu dall'ostil ferro, ahi tantiGiù ne' vortici suoi travolse il fiume! (4)Mentre di senno fuor come d'ardireFra l'acque entrando e cavalieri e fantiDicean: meglio annegarsi che morire (5)Giuseppe Gioachino Belli18 dicembre 1842Note: (1) Il 7 luglio 1191. (2) Merlo, Calepio, Sarnico. (3) Biatta di Palazzo, Capitano de' Bresciani nel castello di Rudiano. (4) L'Oglio. (5) Tutta verità storica.Da "Poesie inedite" di Giuseppe Gioachino Belli Romano, Volume 1", Roma, Tipografia Salviucci 1865, pagina 16Diciotto inscrizioniVentaliaro, è si acomoda l'ombrelli.Calsoni scudi tre colla casacca.Gniochi famosi. Polvere da cacca.Rete, speccietti, è gabie per l'ucielli.Oglio di Luca. Uino de chastelli.Latte a tutt'ora di somara, è vacca.Cholla, che la terraglia non si staccha.Fabrica, è spacco di solami, è pelli.Calcia smorsata. Ostaria di cocina.Letti con stalla. Schola per fanculli.Squaglio di coccolata soprafina.Negozzio di miniatte, è granci teneri.Si fa ualigge inglese, è li bavulli.Caffè della Speranza ed altri generi.Giuseppe Gioachino Belli20 dicembre 1842Da "Poesie inedite" di Giuseppe Gioachino Belli Romano, Volume 1", Roma, Tipografia Salviucci 1865, pagina 17Il soleQuella di foco immensurabil fonteChe eterna gira a questo globo intorno,Fida alternando colla notte il giornoTratta dal monte al mar, dal mare al monte,Dal punto che vien fuor dell'orizzonteFin che, percorso il ciel, vi fa ritorno,Piange il creato, e di sue fiamme adornoRallegra l'uomo e gli lampeggia in fronte.Eppur discesi dagli aurati cocchiDopo i ludi notturni e le carole,Tanti al lume del dì serrano gli occhi;Mentre poi chiusi fra cortine e porteFingonsi i lieti rai del vivo soleCon trista luce di sostanze morte.Giuseppe Gioachino Belli2 gennaio 1843Da "Poesie inedite" di Giuseppe Gioachino Belli Romano, Volume 1", Roma, Tipografia Salviucci 1865, pagina 18Il sol d'agostoIl dir che il libricciuol che tu componiSi raggiri sul falso e inventi fole,Sarebbe, amico, niegar luce al soleE provarsi a chiamar neve i carboni.Ma a che sfoggio di tante ragioni,Di tanti testi e di tante parolePer raccontarci con tutte le scuoleChe a questo mondo si dev'esser buoni?Qual pro dar per consiglio e per precettoUna trita sentenza e universaleChe ogn'uom bennato l'ha scolpita in petto?Verità è questa troppo a quella egualeD'un pastorel che principiò un sonettoSan Pietro negò Cristo e fece male.Giuseppe Gioachino Belli1 novembre 1843Da "Poesie inedite" di Giuseppe Gioachino Belli Romano, Volume 1", Roma, Tipografia Salviucci 1865, pagina 19