Quid novi?

Semo da capo


Semo da capoCurrete, donne mie; currete, donne,a ssentí la gran nova c’hanno detto:c’a la Pedacchia, ar Monte, e accant’a gghettoarïoprono l’occhi le Madonne. (1)La prima nun ze sa, (2) ma jj’arisponnequella puro de Bborgo e dde l’Archetto.Dunque dateve, donne, un zercio (3) in petto,e ccominciate a ddí ccrielleisonne.Oh ddio: che ssarà mmai st’arïuperta (4)doppo trentasei anni e mmesi d’ozzio?Bbattajje, caristie, rovina scerta. (5)Se troveno (6) però ccert’indiscretiche vvanno a bbisbijjà che sto negozzioè un antro bbutteghino (7) de li preti.Giuseppe Gioachino Belli17 novembre 1835Sonetto 1737Note:1 Già nel tempo della repubblica francese in Roma fu creduto da infiniti fanatici di vedere le Madonne delle pubbliche vie aprir gli occhi, girarli, e versar lagrime. Nel 1835, avvicinandosi il colera al nostro Stato, alcuni o creduli o impostori cominciarono a sparger voce della rinnovazione di un tanto miracolo.2 Non si sa.3 Un selce.4 Questo riaprimento.5 Rovina certa.6 Si trovano.7 È un altro mezzo di traffico.Nota ulteriore: Via della Pedacchia era una delle antiche vie presenti prima della demolizione della collina che ora ospita il Vittoriano. Deve il nome dall'espressione "ad pedem Arcis" per il suo andamento tra il piano e il colle. A sua volta divenne un'espressione dialettale: battere la pedacchia significa andare a piedi.