Quid novi?

Bandiera bianca


Bandiera biancaE' fosco l'aereil cielo è mutoed io sul tacitoveron sedutoin solitariamalinconiati guardo e lagrimo,Venezia mia!Fra i rotti nugolidel l'occidenteil raggio perdesidel sol morente,e mesto sibilaper l'aria brunal'ultimo gemitodella laguna.Passa una gondoladella città. -«Ehi, dalla gondolaqual novità? »«Il morbo infuria»il pan ci manca,sul ponte sventolabandiera bianca! »No, no, non splenderesu tanti guai,sole d'Italianon splender mai,e sulla venetaspenta fortunasi eterni il gemitodella laguna.Venezia! l'ultimaora è venuta,illustre martire,tu sei perduta...Il morbo infuria,il pan ti manca,sul ponte sventolabandiera bianca!Ma non le ignivomepalle roventi,né i mille fulminisu te stridentitroncàro ai liberituoi dì lo stame...Viva Venezia,morta di fame.Sulle tue paginescolpisci, storia,l'altrui nequiziee la sua gloriae grida ai posteri:Tre volte infamechi vuol Veneziamorta di fame!Viva Venezia!L'ira nemicala sua risuscitavirtude antica:ma il morbo infuria,ma il pan le manca...sul ponte sventolabandiera bianca!Ed ora infrangasiqui sulla pietrafinché è ancor liberaquesta mia cetra:a te, Venezia,l'ultimo canto,l'ultimo bacio,l'ultimo pianto!Ramingo ed esulein( suol straniero,vivrai, Venezia,nel mio pensiero;vivrai nel tempioqui del mio core,come l'immaginedel primo amore.Ma il vento sibila,ma l'onda è scura,ma tutta in tenebreè la natura;le corde stridono,la voce manca...sul ponte sventolabandiera bianca!Arnaldo Fusinato (1817-1889)Da: Antologia della Lirica Italiana a cura di Angelo Ottolini. Milano Casa Editrice R. Caddeo & C., 1923, pagina 167