Quid novi?

L'appressarsi di Madonna


L'appressarsi di MadonnaChi è questa che ven, ch'ogn'uom la mira,che fa tremar di claritate l'are,e mena seco Amor, sì che parlareomo non può, ma ciascun ne sospira?Deh, che rassembla quando li occhi gira!dical Amor, ch'i' nol porria contare:cotanto d'umiltà donna mi parech 'ogn 'altra veramente la chiamo ira.Non si porria cantar la sua piacenza,ch 'a lei s'inchina ogni gentil vertutee la beltate per suo dio la mostra.Non fu sì alta già la mente nostra,e non si pose in noi tanta vertuteche propriamente n'abbiam conoscenza.Guido CavalcantiDa: Antologia della Lirica Italiana a cura di Angelo Ottolini. Milano Casa Editrice R. Caddeo & C., 1923, pagina 26Bibliografia su Guido Cavalcanti (1250-1300):Ediz.: E. Rivalta, Le rime di G. C, Bologna, Zanichelli, 1902.N. Arnone, Firenze, Sansoni, 1881.P. Ercole, Livorno, Vigo, 1885.I. Del Lungo, Dal sec. e dal poema di Dante, Bologna, 189S.P. Savj-Lopez, Trovatori e poeti, Palermo, Sandron, 1906.