Quid novi?

Figli di Alleati


Figli di AlleatiFatalità di lutto e dolore condotti li avevaOrfani entrambi in terra straniera e lontana.Parlava ognuno un idioma che l'altro non comprendeva,Era francese lui, ell 'era italiana.Egli fissava lo sguardo negli occhi di lei,Ed ella disse : « Che cerchi negli occhi miei,«Bimbo di Francia, dì?«Certo non altro ci vedi che il pianto e l'orror...»- «L'aurore, dis-tu? L'aurore? En France aussi »diss'egli «l'aube du jour s'appelle ainsi,«oui, c'est l'aurore que je vois dans tes yeux si jolis ».Il rombo tonante del fuoco s'udia di lontano,Ella tremava ed egli le prese la mano;«Pourquoi donc trembles-tu si fort,«Fillette d'Italie?«Serait-ce que tu crains la mort?»«L'amor, l'amor» diss'ella ed arrossì«Anche in Italia noi diciam così!»Era la gioventù - divina interprete -Nei loro cuor;Che, traducendo la tristezza in estasi,Facea d'orrore e morte - aurora e amor!Annie VivantiDa: Antologia della Lirica Italiana a cura di Angelo Ottolini. Milano Casa Editrice R. Caddeo & C., 1923, pagina 477Bibliografia su Annie Vivanti (n. 1868): Scrisse: Lirica, con pref. di G. Carducci (ed. Treves, 1890); indi romanzi : Marion, artista di caffèconcerto; 1 divoratori; Naia tripudians (ed. Bemporad), ecc.: drammi: La rosa azzurra; L'invasore, ecc.