Quid novi?

V.G.de'Zuccheri, Sonetti


Dei Zuccheri, Virginia Gemma (attorno al 1550); De Zuccheri, Virginia Gemma; Gemma dei Zuccheri, Virginia; Zuccheri Gema, Virginia, poetessa del Cinquecento, nata ad Orvieto, UmbriaEdizioni:1. Hillman, Cynthia; Quaintance, Courtney K., ed., Miscellaneous Poems (Chicago: Italian Women Writers Project, 2008) 2. Blasi, Jolanda de, 1888-1964, ed., "Quando vedeste, Madre, a poco, a poco" (Firenze: Nemi, 1930) in Antologia delle scrittrici italiane dalle origini al 1800, pp. 155-156.3. Domenichi, Lodovico, 1515-1564, ed., "Sonetti" (Lucca: Vincenzo Busdragho, 1559) in Rime diverse d'alcune nobilissime, et virtuosissime donne, 128.4. Bulifon, Antonio, 1649-ca.1707, ed., "Sonetti" (Napoli: Antonio Bulifon, 1695) in Rime di cinquanta illustri poetesse di nuovo date in luce da Antonio Bulifon, e dedicate all'eccellentissima signora D. Eleonora Sicilia Spinelli duchessa d'Atri, &c, 119.5. Di Gregorio, Maurizio, ?-1651, ed., "Sonetti" (Napoli, 1614) in Rosario delle stampe di tutti i poeti e poetesse antichi e moderni, di numero 500.6. Bergalli Gozzi, Luisa, 1703-1779, ed., "Sonetti" (Venezia: Antonio Mora, 1726) in Componimenti poetici delle più illustri rimatrici d'ogni secolo, pt. 1, pp. 140-141.7. Ritratti poetici con note biografiche di alcuni illustri uomini di Orvieto, Orvieto Presso Sperandio Pompei, 1841, pagina 46. Non potrà, Tirsi mio, novo PastoreNon potrà, Tirsi mio, nuovo pastore,Quantunque ricco di terreno, o gregge,Turbar con nuoua asprezza, & fiera leggeDe la tua cara Gemma il dolce ardore.Ne mai sarà, che del mio chiuso coreEsca il tuo nome, che lo guida, & regge.Questo scolpito, & bello iui si legge,Dal dì, ch'ogni altro egli ne trasse fuore.Indarno dunque, a contrastar mi vieneFortuna; che ricchezze alte, & superbeSon pregio al desir mio, pur troppo indegno.Sol ne la tua virtute ho ferma spene;Et ella vuol, che sempre Io la riserbeVicina al co, di nostro amore in pegno.Domenichi, Lodovico, ed., Rime diverse d'alcune nobilissime, et virtuosissime donne (Lucca: Vincenzo Busdragho, 1559), p. 128.Appare anche in: Bulifon, Antonio, ed. Rime di cinquanta illustri poetesse di nuovo date in luce da Antonio Bulifon (Napoli: Antonio Bulifon, 1695), p. 119;Bergalli Gozzi, Luisa, ed., Componimenti poetici delle piu illustri rimatrici d'ogni secolo (Venezia: Antonio Mora, 1726), pt. 1, p. 140.Non scioglie il caro nodo, & nol recideNon scioglie il caro nodo, & nol recideEmpia fortuna, a dì lunghi, od a brevi;Ne potrà mai far sì, ch'ella m'aggreviDi desir nuouo, o di promesse infide:Perche quel, che per Me prima si videIn Te degno d'Amor, fa, ch'Io mi leuiDal core ogni altro oggetto, & sol ricevi,Thirsi, il tuo nome; & questo iui s'annide.Così vegga Io felici i nostri amori,Et scacciata la tema, che ne preme,Crescer mai sempre i tiepidi calori;Come nel petto mio, c'hor spera, hor temeViuranno in mezo a piu ricchi thesoriEt Thirsi, & Gemma eternalmente insieme.Domenichi, Lodovico, ed., Rime diverse d'alcune nobilissime, et virtuosissime donne (Lucca: Vincenzo Busdragho, 1559), p. 128.Appare anche in: Bulifon, Antonio, ed. Rime di cinquanta illustri poetesse di nuovo date in luce da Antonio Bulifon (Napoli: Antonio Bulifon, 1695), p. 119.Quando vedeste, Madre, a poco, a pocoQuando vedeste, Madre, a poco, a pocoAl Figliuol vostro 'l vivo almo splendoreFuggir dagl'occhj, ed in sua vece AmoreSfavillar d'ogn'intorno ardente foco;Credo, che i vostri spirti andar nel locoDei suoi, per riportarne al vostro coreQuei, che v'eran più cari, ma brevi oreFuron concesse al doloroso gioco:Che la morte gli chiuse, onde s'aperseLa strada a noi del Ciel, prima serrataMille, e più lustri dalla colpa antica.Lo scudo della fede in voi sofferseIl mortal colpo, ond'ogn'alma ben nataNel favor vostro sua speme nuarica.Bergalli Gozzi, Luisa, ed., Componimenti poetici delle piu illustri rimatrici d'ogni secolo (Venezia: Antonio Mora, 1726), pt. 1, p. 141.Appare anche in Blasi, Jolanda de, ed., Antologia delle scrittrici italiane dalle origini al 1800 (Firenze: Nemi, 1930), pp. 155-156.