Quid novi?

Dell'età prisca o dell'età...


Dell'età prisca o dell'età presenteDell'età prisca o dell'età presenteQuanto pregio e valor la Fama spande,Quanto chiuder si puote in saggia menteD'eccelso, di magnanimo, e di grande,Tutto nel mio Signore alteramenteSplendea fra mille di virtù ghirlande,Sicch'era al fior della Romulea genteSpecchio, e stupore appo l'estranie bande.Quindi morte, lo sguardo in lui rivolto,Arse d'invidia, e col fatal suo geloCorse veloce a scolorirgli il volto.Ma fuor dell'ombra del mortal suo veloTal fiammeggiò lo spirto in sé raccolto,Che tutto empié di meraviglia il Cielo.Prudenza Gabrielli Capizucchi (in Arcadia: Elettra Citeria)Tratto da "Rime degli Arcadi", Volume 3°, Roma, per Antonio Rossi alla Piazza di Ceri, 1716 (Sonetto 187: Per la morte del Conte mio Marito.)