Quid novi?

Salomone Fiorentino


DI CORILLA OLIMPICA ALL’AUTOREIN OCCASIONE D’AVER PARLATO SECO LA PRIMA VOLTAFu propizia la sorte al desir mio,Che pur mi diè di rimirarti alfine,E ne’ tuoi carmi ravvisar che un DioGrazie t’ ispira ignote e pellegrine.Dotto è il tuo stile, e limpido qual rioChe fa specchio alle rose porporine,Qualor sul fresco margine natioAprono il seno all’ aure mattutine.Oh qual dolce sorpresa all’alma miaIl rimirarti in volto il cuor sincero,Pien d'onestade e affabil cortesia!Or se attonita in te fisso il pensiero;Che fora mai, se per la stessa viaMeco venissi a rintracciare il vero?Corilla Olimpica (Maria Maddalena Morelli Fernandez)Tratto da: Poesie di Salomone Fiorentino, Nuova edizione con aggiunte, Tomo I, Firenze Presso Leonardo Ciardetti, 1823, pag. 16A CORILLA OLIMPICAL’ AUTORE IN RISPOSTA ALL'ANTECEDENTE SONETTOArcane, impenetrabili, profondeSon le vie di chi die’ l'essere al niente,E a sua giustizia, a sua bontà rispondeQuanto oprò, quanto vuol, quanto acconsente.Ei di tutto il creato è vita e mente;Il muove; e il come e lo perchè nasconde:Or che fia l’ avvenir, se anche il presenteOgni terreno immaginar confonde?Donna, il cui nome illustre altisonanteFece echeggiar la Dea dai vanni audaciFin dall’Indiche spiagge al mar d'Atlante;Segui tra i carmi pur gli estri vivaci:Ma il vel che cela tante sorti e tanteVedi che in fronte ha scritto: Adora e taci.Salomone FiorentinoTratto da: Poesie di Salomone Fiorentino, Nuova edizione con aggiunte, Tomo I, Firenze Presso Leonardo Ciardetti, 1823, pag. 17