Quid novi?

Amore alma è del mondo...


Amore alma è del mondo, Amore è menteAmore alma è del mondo, Amore è mente, (1)e 'n del per corso obliquo il sole ei gira,e d'altri erranti a la celeste lirafa le danze lassù veloci o lente.L'aria, l'acqua, la terra e 'l foco ardenteregge, misto al gran corpo, e nutre e spira e quinci l'uom desia, teme e s'adira,e speranza e diletto e doglia ei sente.Ma, ben che tutto crei, tutto governie per tutto risplenda e 'l tutto allumi,più spiega in noi di sua possanza Amore;e come sian de' cerchi in ciel superni,posta ha la reggia sua ne' dolci lumide' bei vostri occhi e 'l tempio in questo core.Torquato TassoBergamasco, seconda metà del sec. XVI.Sonetto1) pag. 1. Amore alma è del mondo, Amore è mente,A istanza di Vincenzo Gonzaga, Marchese di Mantova. Nell'esposizione dell'Autore stesso si legge : "Anassagora volle che la mente fosse Iddio, ma Iddio per opinione d'Aristotile muove come amato e desiderato, la qual opinione tocca il Poeta nel secondo verso. Nel terzo imita Dante, anzi Platone, e, prima di Platone, Orfeo nell' Inno ad Apolline cantò: "Tu sphaeram totam cythara resonante contemperas". Nel quarto segue l'opinione di Platone nel Timeo. Nel quinto imita Virgilio nel VI dell' Eneide".Tratto da: Eugenia Levi, "Lirica italiana nel Cinquecento e nel Seicento fino all' Arcadia". Novissima scelta di Rime illustrate con più di cento riproduzioni di pitture, sculture, miniature incisioni e melodie del tempo e con note dichiarative di Eugenia Levi. In Firenze, Presso Leo Olschki, 1909. Pagina 1 (nota a pag. 399)