Quid novi?

A la bruma al giatio al vento...


A la bruma, al giatio, al vento,A la bruma, al giatio, al vento,per seguire Amor tirannopatir pene fui contentoper uscire un dì d'affanno.Ma ben veggio che hor m'ingannoet cantar ben posso ognora:- D'un bel matin che fu' sera de fora,che fu' sera de fora a la rosata. -Deh! chi avrebbe mai credutomia mercè venire a tale,al gran ben ch'i' ho già volutoa chi brama ora el mio male,e mi dona cagion talecantar ben possi ad ogni ora :- D'un bel matin....Ignoto della prima metà del Sec. XVI.MadrigaleTratto da: Eugenia Levi, "Lirica italiana nel Cinquecento e nel Seicento fino all' Arcadia". Novissima scelta di Rime illustrate con più di cento riproduzioni di pitture, sculture, miniature incisioni e melodie del tempo e con note dichiarative di Eugenia Levi. In Firenze, Presso Leo Olschki, 1909. Pagina 2 (nota a pag. 399)