Quid novi?

La supprica a Su' Minenza


La supprica a Su' Minenza All'E. Minenza Sua ReverendissimaCardinale PeciRistanza p'arimedià, a la martufagnaL'infelice ristante sotoscritasi trova in una estrema povertà.Abbita l'infelice una soffita,senza un buchetto da poter guardà.Suplica la bontà di Sua E. Minenza,magari per un picolo susidio,per pagà el vino datoje a credenza,sinnò comete qualche suvicidio.L'infelice non manca di pregareil Cielo che te possa far camparetanta disgrazia eccetera...UmilissimaMICCAROLI MARIA, L'InfilicissimaRoma lì 20 agosto '83MICCAROLI MARIA, serva umilissimaDa casa, in Borgo Pio, 53Note:C'è uno scrivano in Borgo Pio che ne compila di simili per un soldo (Giggi Zanazzo). Gioacchino Pecci, nato a Carpineto nel 1810, fu papa Leone XIII (1878-1903). Seconda istanza (Ristanza) per scampare alla miseria (martufagna). Borgo è una contrada di Roma, nei pressi del Vaticano. Venne demolita in parte con gli altri Borghi. Trasse il nome da Pio IV che lo aprì nel 1561, provvedendo alle spese della lastricazione con una imposta speciale sul meretricio.Il brano di Giggi Zanazzo (anch'esso inserito nel IV vol. delle "Tradizioni popolari romane") e le annotazioni sono tratte dal sito "poesie.reportonline.it".Giggi Zanazzo20 agosto1883