Quid novi?

Er Poveta


Er PovetaSi lo conosco? Viè dar mi' padronetutte le sere a dije li sonetti.Noi ce giocamo, se po dì, a pallone,se divertimo a faje li dispetti.Lui, p'un bicchier de vino, un ciammellone,'n pezzo de pizza co' li grascioletti,se fa fà tutto ... Ma è accusì buffonech'è robba da mettécce li porchetti.Fa e' robbivecchi, fa er mosciarellaro,fa la cratura, fa la vecchierella.'Gna sentije fà e' rajo der zomaro.Er padroncino mio ce se sbudellada ride, e dice a tutti: - Io parlo chiaro:me diverte più lui che Purcinella!Filippo Chiappini"Ma per chiarire la personalità del Chiappini, è bene conoscere quanto egli aveva scritto anni prima contro Pascarella in un sonetto datato 30 settembre 1882 intitolato Er poveta, nei cui endecasillabi Filippo Chiappini travasòtutta la bile della sua rabbia e della sua gelosia verso il poeta-cugino Pascarella, che aveva dimostrato di avere tutti i numeri per salire molto in alto sul Parnaso romanesco" (Gennaro Vaccaro, "Vocabolario Romanesco Trilussiano e italiano-romanesco", 1971).