Quid novi?

Agrèsta


AgrèstaUva acerba. Dice il Minucci nelle note al Malmantile: "Fare aggresto vale Avanzare, ma intende d'avanzo illecito, come sarebbe quando uno, mandato a comprar roba, dice aver speso più di quello che ha speso per rubar quell'avanzo. Viene da' contadini che, per rubare al padrone, pigliano l'uva non matura che si chiama agresto e ne fanno sugo e la vendono".Oggi in Roma si è dimenticata quest'etimologia e si dice Far la grèsta.Filippo Chiappini, Vocabolario romanesco, Roma, Il Cubo, 1992, pag. 13