Quid novi?

Un antro viaggio der Papa


Un antro viaggio der Papa1°Ggià, un antro viaggio. (1) Er Zanto Padre adessoavenno inteso a ddí cch'er Nazzarenoentrò a Ggerusalemme co ggran treno,vò annà a Ccivitavecchia e ffà ll'istesso. (2)Sto viaggio poi che ppò ccostà a un dipresso?Psè, un ventimila scudi e fforze (2a) meno,senza però la caristia der fienope ttante bbestie che sse porta appresso. (3)E ssentirete l'archi trionfaliin onor der trionfo de la guerracontro st'ire de ddio de libberali! (4)E vvederete er Gesucristo-in-terrasi cquanti ladri e mmarfattori ugualicondannerà a ppartí dda la galerra! (5)Note:1 Tornato appena dal viaggio di Fiumicino (vedi il Son...), Sua Santità ripartí per quello che qui si celebra. Ciò accadde il 20 maggio, e il ritorno il 25.2 La sola differenza fra i due treni di Cristo e di Gregorio sta in ciò, che il Redentore cavalcò un asino, e il suo Vicario invece fu tirato da sei cavalli, cambiati in molti asini bipedi un bel tratto prima della città.2a Forse.3 S'intende delle bestie della molta corte, da cui Sua Beatitudine si fece seguire.4 Gli archi ci furono, e carichi di epitaffi veracissimi. Si dispensarono anche epigrafi a stampa, di Benedetto Blasi.5 Purtroppo varii ladroni subirono questo gastigo d'esser cacciati di carcere.Giuseppe Gioachino Belli20 maggio 1835(Sonetto 1554)Un antro viaggio der Papa2°Curre la nova pe ppiazza Navonach'er Papa, pe vviaggià cco ppiú ddecoroner rifresco che ffesce a Ppalidoro (1)se pijjò 'na santissima cacona. (2)E a la faccia de mezzo concistororivommitanno pe un'oretta bbonas'impiastrò ttutta la Sagra perzonafino a le scarpe co la crosce d'oro.E la Corte, sbruffata da li schizzivienuti da lo stommico sovranoli pijjò ccome ttanti bbenefizzi.Chi ssa? Nner galateo der cortiggianoer male e 'r bene, le vertú e li vizzinun zaranno spiegati in itajjano.Note:1 Predio assai esteso, di proprietà dell'archiospedale di Santo Spirito in Sassia di Roma, circa a mezza via tra questa città e Civitavecchia.2 Imbriacatura. Anche il Buffone Santissimo (Mons. Soglia, Segretaria de' Vescovi e Regolari) si ubbriacò sino agli occhi. Questi e il Papa si abbracciarono in un impeto di entusiasmo divino, e così stretti l'uno fra le braccia dell'altro andavano ruttando, recendo, e gridando «Monsignor Soglia mio, che bella giornata!», «Santo Padre mio, che consolazione!». La corte intanto gli osservava con divoto raccoglimento.Giuseppe Gioachino Belli25 maggio 1835(Sonetto 1555)Un antro viaggio der Papa3°Tant'è: er Papa dall'antra sittimanainzinenta a ddimenica mmatinanun ha ffatt'antro che mmarcià in tartanape cquant'è llarga e llonga la marina. (1)Ma ddio ne guardi a llui 'na tramontanaj'arrivava in ner culo a la sordina,e lo mannava ggiú bbell'e in zottanaa rrescità da coccia de tellina,nun poteva trovà cquarche bbalenaparente a cquella der profeta Ggiona,che cce fascessi (2) un bocconcin de scena? (3)senza che cquesta fussi accusí bbonad'ariggettallo poi sopr'a la renacome fesce ar giudio quella cojjona?Note:1 La sua Santità si fece condurre in barca a tutte le ore, con seco molti altri suoi bene-affetti, fra i quali la Sig.ra moglie del suo primo cameriere. Per assolvere un momento quei cari dalla suggezzione della riverenza dovuta alla sua sagra persona, il Vice-Dio gli andava spruzzando d'acqua marina, e coloro nella libertà di que' diporti restituivano alla benignità papale gli scherzi innocenti. Vera età dell'oro!2 Ci facesse.3 Cena.Giuseppe Gioachino Belli29 maggio 1835(Sonetto 1556)Un antro viaggio der Papa4°Riccontaveno cqui ccom'e cquarmenteer battello a vvapore è un tammurlano (1)c'ortre li marinari e 'r capitanoappena sce pò entrà ppoc'antra ggente.Bbè ttutto questo nun è vvero ggnente,perché cquanno passò er Meliterrano (2)sce salí er Zanto Padre, e a mmano a mmanotutta la Corte sua commodamente.E avete da sapé cche li viannantiche ggià cc'ereno sopra, sce restorno,e cce staveno larghi tutti quanti.Io ste cose le so da la padronache lo disse a llei stessa l'antro ggiornola puttana santissima in perzona. (3)Note:1 Tamburlano.2 Il Mediterraneo, battello a vapore francese, che passò a que' giorni da Civitavecchia, e il Papa vi montò su per recarsi alle saline. Il capitano fu creato cavaliere di S. Gregorio, e l'equipaggio ebbe un regalo di 50 gregorine d'oro da 5 scudi l'una.3 Vedi nota 1a del son. precedente.Giuseppe Gioachino Belli2 giugno 1835(Sonetto 1557)