Quid novi?

Natale Polci, Arte e ...


Di Natale Polci ho già parlato spesso in passato. Polci, al quale è intitolata la biblioteca comunale di Giuliano, suo paese natìo sito nei pressi di Roma, è autore della famosissima poesia "Er passero ferito" -che ho pubblicato su questo blog alcuni anni or sono-, spesso erroneamente attribuita a Trilussa.Il suo "Arte e mestieri. 112 sonetti romaneschi", Casa Editrice Dalmatia di L. Morpurgo, Roma, 1952, contiene una vera e propria chicca nel'ultima di copertina, proprio sopra il prezzo. Si tratta di sei versipiù una riga che trascrivo qui di seguito:Ho fatto 'sto volume co' l'intentode dallo a tutti quanti a lire 100,ma dato er costo ammesso da la leggeche te costrigne er popolo a nun lègge,pe' nun passà' da fesso o da imbecille,ciò messo un antro zero e ho fatto ...1.000L'opera è dedicata a tutti i lavoratori del braccio e del pensiero e reca un ammonimento dell'autore:Se tu voi esse' un giudice obbiettivoguarda l'azzioni più ch'er distintivo.Dopo una "Autoprefazione", seguono i 112 sonetti che compongono il volumetto di 134 pagine, ivi incluso un brevissimo Glossarietto.