Quid novi?

Il Giuramento di Pontida


Il Giuramento di PontidaL'han giurato li ho visti in Pontidaconvenuti dal monte e dal piano.L'han giurato e si strinser la manocittadini di venti cittàOh spettacol di gioia! I Lombardison concordi, serrati a una Lega.Lo straniero al pennon ch'ella spiegacol suo sangue la tinta darà.Più sul cener dell'arso abiturola lombarda scorata non siede.Ella è sorta. Una patria ella chiedeai fratelli, al marito guerrier.L'han giurato. Voi donne frugali,rispettate, contente agli sposi,voi che i figli non guardan dubbiosi,voi ne' forti spiraste il voler.Perchè ignoti che qui non han padriqui staran come in proprio retaggio?Una terra, un costume, un linguaggioDio lor anco non diede a fruir?La sua patria a ciascun fu divisa.E' tal dono che basta per lui.Maledetto chi usurpa l'altrui,chi il suo dono si lascia rapir.Sù Lombardi! Ogni vostro Comuneha una torre, ogni torre una squilla:suoni a stormo. Chi ha un feudo una villaco' suoi venga al Comun ch'ei giuròOra il dado è gettato. Se alcunodi dubbiezze ancora parla prudente,se in suo cor la vittoria non sente,in suo cuore a tradirvi pensò.Federigo? Egli è un uom come voi.Come il vostro è di ferro il suo brando.Questi scesi con esso predando,come voi veston carne mortal.- Ma son mille più mila - Che monta?Forse madri qui tante non sono?Forse il braccio onde ai figli fer dono,quanto il braccio di questi non val?Su! Nell'irto increscioso allemanno,su, lombardi, puntate la spada:fare vostra la vostra contradaquesta bella che il cel vi sortì.Vaghe figlie del fervido amore,chi nell'ora dei rischi è codardo,più da voi non isperi uno sguardo,senza nozze consumi i suoi dì.Presto, all'armi! Chi ha un ferro l'affili;chi un sopruso patì sel ricordi.Via da noi questo branco d'ingordi!Giù l'orgoglio del fulvo lor sirLibertà non fallisce ai volenti,ma il sentier de' perigli ell'addita;ma promessa a chi ponvi la vitanon è premio d'inerte desir.Giusti anch'ei la sventura, e sospiril'allemanno i paterni suoi fuochi;ma sia invan che il ritorno egli invochi,ma qui sconti dolor per dolor.Questa terra ch'ei calca insolente,questa terra ei morda caduto;a lei volga l'estremo saluto,e sia il lagno dell'uomo che muor.Giovanni Berchet