Quid novi?

La protennente


La protennente (1)Ma nnun je róppe er prezzo, (2) ché ssei bella:tirete sú le carzette de seta: (3)fà buttà indove passi la mortella: (4)fàtte incide una statua de greta.Quanto faressi mejjo a statte quieta,e arisparmiatte er fiato a le bbudella!Co cquella faccia de scipoll’e bbieta (5)sai chi mme pari a mmé? Ciunciurumella. (6)Sú, smena er fiocco, (7) bbellezza der monno,strigni er bocchino! Auffa (8) li meloni!e si auffa la dài manco la vonno.Ciài pijjato davero pe ccojjoni?Erbetta mia, te conoscemo (9) a ffonno.Mmaschera sai ch’edè? ttu nun me soni.Note:1 La pretendente: vana.2 Non avvilirti.3 Dicesi a chi si attribuisce un grado che non gli compete.4 Segno di festa.5 Bietola.6 Era così soprannominata una sozza donnaccia da trivio.7 Dimena, agita l’ano, come chi si pavoneggia.8 Dell’aufo, gratis, veggasi la nota... del sonetto...9 Ti conosco, erbetta: così avvisansi coloro che credonsi riputati da per più.Giuseppe Gioachino BelliTerni, 9 ottobre 1830(Sonetto 79)Il testo è di non facile comprensione, perciò aggiungo alcune note di Luigi Morandi (pag. 26, 27 del volume 6 dell'edizione da lui curata dei sonetti del Belli).Nota 2: Nella nota 6 del sonetto: La praticaccia, 1 mar. 47, a proposito di un altro significato metaforico della frase: róppe er prezzo, ho detto che nel senso proprio essa significa: "fissare il prezzo delle derrate, sul cominciare del mercato : cosa che si fa di comune accordo tra i venditori principali ... o camorristi." Ora, per intendere come da questo senso si passi a quello di "avvilirsi," basta considerare che spesso i venditori, dopo aver visto che altrimenti nessuno compra, son costretti a rompere il prezzo a meno di quel che vorrebbero.Nota 8: Dell' aufo, gratis , veggasi [in questo volume] la nota... [12] del sonetto... [Li spiriti (4), 21 nov. 32].Versi 10, 11: "A ufo i poponi!" Esclamazione burlesca d'impazienza, nata dalla somiglianza dell'avverbio auffa (usato dai venditori nei loro gridi, per indicare uno straordinario buon mercato: Auffa li meloni!, auffa li pomidoro!, ecc.) con l'esclamazione auffa!, a cui per celia si aggiunge il resto. E dico si aggiunge, perchè la si crea quasi ogni volta, facendo nel pronunziarla sentire un distacco tra l' auff e l'a. Spesso si dice anche: Auffa li meloni, e nnu' li vònno!, aggiunta fatta forse, qualche volta, dagli stessi venditori, e della quale il Belli si giova con la solita maestria nel verso seguente.Aggiungo due mie noticine.Verso 4. Statua de greta = statua di creta, di argilla.Verso 10. Strigni er bocchino = stringi la boccuccia, le "labbra appuntite per vezzo" [Ravaro]. Fà er bocchino, fare una smorfia con la bocca [Vaccaro Ge., Vocabolario romanesco belliano]