Quid novi?

La Verità


La VeritàLa Verità è ccom'è la cacarella,che cquanno te viè ll'impito (1) e tte scappahai tempo, (2) fijja, de serrà la chiappae stòrcete (3) e ttremà ppe rritenella.E accusí, ssi la bbocca nun z'attappa,la Santa Verità sbrodolarella (4)t'essce fora da sé dda le bbudella,fussi tu ppuro un frate de la Trappa. (5)Perché ss'ha da stà zzitti, o ddí una miffa (6)oggni cuarvorta sò le cose vere?No: a ttemp'e lloco d'aggriffà ss'aggriffa. (7)Le bbocche nostre Iddio le vò ssincere,e ll'ommini je metteno l'abbiffa?No: ssempre verità: ssempre er dovere.Note:1 Impeto.2 Hai bel fare di, etc.3 Storcerti.4 Sgocciolante.5 Che ha voto di silenzio.6 Menzogna.7 Aggriffare è tirare una palla da terra, in modo che, descritta la sua parabola, cada precisamente sopra un punto in cui si vuole che si arresti senza trascorrere.Giuseppe Gioachino BelliRoma, 11 febbraio 1833(Sonetto 888)Note [Teodonio]:1 cacarella: diarrea. - 4 ppe ritenella: per ritenerla. - 8 Fossi tu anche un frate trappista. - 10 Tutte le volte che le cose sono vere - 14 ll'abbiffa: la biffa (sigillo)Note [VS]:Il sonetto è riportato anche in "Nun sai c'a lo spedale ce se more?" (Newton Compton, 1994, pag. 10), Marcello Teodonio scrive: "Lo sconveniente e sorprendente paragone iniziale è tipico dello stile comico in cui è consentita la contaminazione fra alto e basso: qui fra la volgarità di una malattia vergognosa e la sublimità di un concetto tanto importante da essere scritto con l'iniziale maiuscola. La fedeltà al vero è uno dei concetti fondamentali della poetica (e della vita) di Belli, in corrispondenza con Porta (in Il romanticismo, al verso 166, si legge lo stesso accostamento fra la verità e defecazione), con Manzoni e la sua adesione al "santo vero", e con Leopardi e la sua desolante scoperta dell' "arido vero".".