Quid novi?

Er congresso de li cavalli


Er congresso de li cavalliUn giorno li Cavalli,stufi de fa' er servizzio,tennero un gran comizzio de protesta.Prima parlò er Cavallo d'un caretto:- Compagni! Si ve séte messi in testade mijorà la classe,bisogna arivortasse a li padroni.Finora semo stati troppo bonisotto le stanghe de la borghesia!Famo un complotto! Questo qui è er momentod'arubbaje (1) la mano e fasse sotto!Morte ar cocchiere! Evviva l'anarchia!- Colleghi, annate piano,- strillò un Polledro giovened'un principe romano -ché si scoppiasse la rivoluzzioneio resterebbe in mezzo a un vicolettoperché m'ammazzerebbero er padrone.Io direbbe piuttostode presenta un proggetto ne la quale...- Odia micchi, gras tibbi (2), è naturale!- disse un Morello che da ventun'annostracinava er landò (3) d'un cardinale -Ma si ce fusse un po' de religgionee Sant'Antonio nostro (4) c'esaudisse... -Antonio abate, protettore delle bestie.L'Omo, che intese, disse: - Va benone!Fintanto che 'sti poveri Cavallivanno così d'accordoio faccio er sordo e seguito a frustalli!Note:1 Di prenderle.2 Hodie mihi, cras tibi.3 Carrozza chiusa a due cavalli, da «landau».4 S. Antonio abate, protettore delle bestie.Trilussa